Sciopero per Gaza, anche Viterbo a sostegno della mobilitazione dell’Unione Sindacale di Base

di Sara Grassotti

presidio

Sull’onda che la Global Sumud Flottilla con coraggio cavalca, anche Viterbo sceglie di dire NO alla pulizia etnica e al genocidio che il governo israeliano di estrema destra a guida Netanyahu sta perpetrando a Gaza e nei territori occupati della Cisgiordania (West Bank, per chi mastica l’americano).

Lunedì 22 settembre, dalle ore 18.00 alle ore 19.00, come ogni giorno dallo scorso mercoledì 17, Arci Viterbo e AUCS erano, sono e saranno in piazza del Plebiscito, a Viterbo, in presidio permanente a sostegno dello sciopero generale USB – presente anche alle iniziative romane, come quella odierna in piazza dei Cinquecento – per rivendicare l’autodeterminazione del popolo palestinese, costretto a regime di apartheid, almeno dal 1967.

“Israele sta chiudendo il cerchio aperto nel 1948, perseguendo con ostinazione ciò che i suoi leader definiscono ‘finire il lavoro’: portare a compimento la Nakba e cancellare per sempre l’esistenza del popolo palestinese dalla sua terra e dalla sua storia” (Rula Jebreal, Genocidio).

Il governo italiano a trazione Meloni sta percorrendo una deriva pericolosissima nell’appoggiare Israele a spada tratta, e anche la sindaca di Viterbo, per ora, resta silente.

La tragica e incessante mattanza di civili, per la maggior parte bimbi, donne, anziani e disabili, a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme est invoca uno stop globale. “Nessuna soluzione può essere giusta ed equa, né efficace, se non incentrata sulla decolonizzazione, che permetta al popolo palestinese di determinare liberamente la propria volontà politica e di perseguire il proprio sviluppo sociale, economico e culturale, accanto ai loro vicini israeliani […] per realizzare appieno il diritto di pace”. (Francesca Albanese, J’accuse)

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Il diritto internazionale, i diritti universali devono essere il faro guida che proietta per ciascuno di noi il posto ideale per stare al mondo.

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