Sandra Constantini espone a Cortina al Museo d’Arte Moderna

Si è inaugurata il 10 ottobre, a Cortina d’Ampezzo, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi, la mostra dell’artista ceramista Sandra Constantini.
Anche la CNA di Viterbo e Civitavecchia ha patrocinato l’evento, insieme con il Comune di Cortina, Regole d’Ampezzo, il Museo Mario Rimoldi, la sezione UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Belluno, il Comune di Viterbo, la Fondazione Carivit e l’Associazione Italiana Città della Ceramica.
E’ infatti a Viterbo, dove la tradizione della ceramica è antichissima, che Sandra Constantini, grazie all’artigiana Daniela Lai, si è avvicinata alla creta.
Nata a Cortina nel 1958, trasferitasi a Milano per frequentare un corso sperimentale di fotografia presso lo IED, per anni attraverso le foto ha cercato un mezzo di espressione che raccontasse della sua vita, ricca di viaggi, di esperienze e persone. Poi i problemi alla vista si sono fatti via via più importanti e Sandra non ha potuto più dedicarsi ad attività creative e visive.
Nel capoluogo della Tuscia, dove oggi vive, ha portato con sé il desiderio di esprimersi in modo creativo. Finalmente l’incontro con la ceramica, la partecipazione ad alcuni progetti culturali e nel novembre 2019 la prima mostra personale “Attraverso le mani”, allestita presso il Museo della Ceramica della Tuscia.
L’evento a Cortina, che reca lo stesso titolo, nasce dall’acquisita consapevolezza che la manipolazione della creta è per Sandra una esperienza vitale, il mezzo privilegiato per esprimere le sue pulsioni creative.
Non solo, il desiderio dell’artista è quello di far comprendere e fornire ad ognuno uno stimolo che lo incoraggi a ricercare nella creta o in altri materiali il mezzo per dare forma ai propri e personali sogni creativi, così come alle singole spinte emotive. Nessun limite fisico, se non quello mentale che ci costruiamo noi stessi, può impedire o bloccare la nostra volontà espressiva: l’invito della artista va esattamente in questa direzione, la scelta del materiale resta soggettiva.
La libertà di seguire il proprio percorso di visita è il tratto peculiare della mostra: la volontà di Sandra è quella di invitare il visitatore a godere dell’esposizione, lasciandosi accompagnare dalle emozioni generate dal percorrere e sperimentare gli oggetti esposti.
Tuttavia, i pezzi in mostra sono raggruppati secondo il puntuale progetto ideato e realizzato da Angelica De Paolis, che ha interpretato esattamente l’intimo sentire di Sandra Costantini. Sei le installazioni, per sei temi diversi e sei box: le stagioni, il mare, i cappelli delle fate dei Monti Pallidi, le corone, picnic, i vasi.Il box è un contenitore il cui telaio è rivestito da strisce di tessuto che celano il contenuto ma attraverso le quali il visitatore infila le mani per vivere un’esperienza tattile che gli sveli col tocco delle dita l’oggetto riposto e la percezione del materiale, per ascoltare le emozioni che trasmette, “vedendo” con il tatto.
Le musiche d’ambientazione sono di Roberto Lazzari.
La mostra, per la quale Sandra Constantini si è avvalsa della consulenza di Daniela Lai, resterà aperta fino al 25 ottobre.

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