“San Faustino racconta”, nuova vita al quartiere

di Nicoletta Di Luigi

 

Presentata il 13 maggio  mattina a Palazzo dei Priori l’iniziativa “San Faustino racconta”, una passeggiata culturale per le vie del quartiere che si svolgerà venerdì 17 Maggio alle 20,45 con partenza da Piazza dei Caduti. Un racconto per i luoghi storici di San Faustino che vuole essere il primo incontro di una serie di iniziative che vogliono mettere al centro la conoscenza e la riqualificazione  della zona che negli ultimi tempi è stato dimenticata dalle grandi manifestazioni della città e itinerari turistici.

“ E’importante che i cittadini tornino a impossessarsi di San Faustino sia dal punto di vista di conoscenza storica sia socialmente. Ringrazio Don Flavio e i padri agostiniani che si sono messi a disposizione per la riapertura dei luoghi cardine del quartiere. Anche il completamento della ristrutturazione delle Scuderie di Sallupara si muove in questa direzione di riappropriazione della zona da parte dei giovani e dei turisti. Il nostro intento è quello di far conoscere la storia del quartiere e mettere in moto una serie di iniziative che riportino le persone in centro. Con “Centro anche io” ognuno di noi può partecipare e contribuire a ridare vita a questa parte di centro storico viterbese. Qualsiasi cosa faremo deve tornare la vita a San Faustino” così spiega l’assessore al centro storico e ai lavori pubblici Laura Allegrini. Alla conferenza presente anche Marco De Carolis, assessore alla cultura e al turismo “ Con Laura ci siamo detti più volte di ridare vita al quartiere, partendo dalle Scuderie di Sallupara e riuscire a creare una sorta di piccolo polo museale di arte contemporanea. Dobbiamo cercare non di mandare via le persone, ma dobbiamo dare al quartiere una visibilità tale che permetta poi a chi non rispetta le leggi e i regolamenti comunali di allontanarsi da quella zona, perché quello è un quartiere che va inserito in una programmazione di arte e di vita delle piazze. Portiamo iniziative, arte,  attrattive e turisti e vedrete che chi ci abita si adatterà alla vita del quartiere. Noi dobbiamo portare contenuti artistici, turistici e vedrete che il quartiere ritornerà a vivere in poco tempo.”

Presenti in sala consiliare Don Flavio Valeri, della parrocchia del Sacro Cuore, Padre Giovanni Boffelli, priore dei padri Agostiniani del Santuario della Trinità e Irene Temperini presidente dell’associazione Pro Loco Viterbo:  “ Io sono contenta di essere qui sia come presidente della pro loco, sia come guida turistica e anche come residente di Via Cairoli; sono dieci anni che vivo in quel quartiere e sono sotto gli occhi di tutti le sue criticità. Non bisogna fare cose eclatanti, ma farlo conoscere, amare e vivere la quotidianità. Mi sono rivolta a Don Flavio e Padre Giovanni per realizzare insieme una serie di iniziative, puntando anche su un evento che sarà storico per la nostra città, quello del settecentesimo della Madonna Liberatrice. Venerdì sarà il primo di una serie di eventi: partiremo dal monumento dei Caduti, parleremo di come nasce il quartiere di San Faustino e poi saliremo fino alla Porticella che fu casa del pittore Lorenzo da Viterbo, uno dei nostri orgogli del rinascimento italiano; visiteremo poi  il convento custodito dai padri agostiniani della Trinità, arriveremo alla chiesa di San Faustino, e chiuderemo dirigendoci a Piazza della Rocca,  dandoci appuntamento alla prossima puntata dove con il coinvolgimento del Ministero dei Beni Culturali sarà aperta in notturna la Rocca Albornoz e poi concluderemo con la visita alla chiesa di San Francesco. E’ soltanto compito nostro preservare ciò che ci è stato consegnato e farlo rivivere.”

Una ferma intenzione a non cacciare nessuno ma a far riappropriare i viterbesi del valore storico e urbanistico del quartiere San Faustino, sottolinea l’assessore Allegrini “ Per questo ce ne dobbiamo occupare e quindi investirci” A chiudere  la presentazione il sindaco Giovanni Arena

“ Riappropriarsi del quartiere è un dovere civico da parte dell’amministrazione, valorizzeremo come centro culturale le ex Scuderie Sallupara e dobbiamo riportare la gente a vivere quelle zone. Per fare questo dobbiamo arricchire culturalmente con iniziative, anche con mostre estemporanee, e coinvolgere nelle nostre proposte anche gli stranieri, per aiutarli a capire in che luogo meraviglioso hanno la fortuna di abitare”.

 

 

 

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