Saldi, si parte anche nella Tuscia con reali occasioni

Nella Tuscia i saldi partono dal 5 gennaio come quasi in tutte le altre regioni italiane.
Si presenta la nuova occasione di shopping che andrà ad esaudire qualche desiderio in più per i consumatori: interessati alle occasioni nel nostro Paese secondo i calcoli di Confcommercio oltre 15 milioni di famiglie, per un giro d’affari di 5,1 miliardi di euro.
Gia da qualche settimana alcuni esercenti hanno contattato via messaggio le proprie clienti, invitandole ad una scelta privata dei capi messi in promozione.
Con l’avvio dei saldi sono doverosi alcuni consigli per gli acquisti e per evitare inganni e fregature: conservare sempre lo scontrino per il cambio (che è sempre permesso); diffidare dagli sconti eccessivi; girare per verificare l’effettività dello sconto praticato; servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità; non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo; diffidare da capi che possono essere solo guardati e non provati.
Quest’anno gli sconti di partenza saranno più alti della media e l’assortimento molto ampio, visto il meteo incerto che ha distinto la stagione invernale. Per i consumatori sarà meglio del recente Black Friday, avendo di fronte un periodo di sconti più lungo e tutti i vantaggi del negozio tradizionale.
Secondo Confesercenti. “Sarà un’occasione di risparmio per i consumatori, ma anche di vendita per le imprese, che cercano l’inversione di tendenza dopo l’ennesimo anno fiacco. Anche le vendite di Natale, seppure positive, sono state sotto le attese”.
“Conoscere i prodotti ed essere conosciuti dal commerciante, con cui si costruisce un rapporto di fiducia, e poter valutare toccando con mano i prodotti da acquistare – afferma Lina Novelli, responsabile provinciale e componente dell’assemblea nazionale Fismo – Un’occasione di risparmio per i consumatori, ma anche di vendita per le imprese, che cercano l’inversione di tendenza dopo l’ennesimo anno fiacco. Anche le vendite di Natale, seppure positive, sono state sotto le attese. Una sensazione confermata dal sondaggio sui consumatori: il 45%, infatti, ammette di aver aspettato i saldi di gennaio per terminare almeno un acquisto di Natale. Complessivamente, comunque, il 48% degli italiani ha già deciso di partecipare ai saldi. Tra chi compra, il 16% spenderà di più, mentre il 70% cercherà di tenersi sulle stesse cifre dello scorso anno. Si cercheranno, in particolare, calzature: un nuovo paio di scarpe è l’acquisto in saldo più desiderato dagli italiani, indicato dal 28%. Seguono i prodotti di maglieria, preferenza per il 22% di chi partecipa ai saldi, ed i pantaloni (14%). Alto l’interesse anche per i prodotti tessili e moda per la casa (9%) e per i capispalla, come giubbotti e giacconi, ricercati dal 7% dei consumatori”.
“Troppa confusione ancora esiste sulla questione dei saldi – ribadisce Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo – Per dirne una: già da diverso tempo le persone vengono invitate attraverso sms, on line o con cartelli, a prenotare ed acquistare merce con sconti ancora prima dell’inizio della campagna vera e propria. Inoltre i saldi invernali fatti partire ( questo da tempo viene da noi sottolineato e chiesto di inserire in una legge nazionale) praticamente quando ancora l’inverno deve iniziare (stessa cosa accade con i saldi estivi che vengono fatti partire a stagione con molto anticipo) e non sono terminate le festività natalizie (e ciò snatura il valore dell’iniziative), mentre gran parte della disponibilità finanziaria delle famiglie è stata già utilizzata”.

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