Raccontare l’archeologia nella Tuscia” al Museo archeologico nazionale dell’Agro Falisco e Forte Sangallo

Un doppio appuntamento presso  il  Museo archeologico nazionale dell’Agro Falisco e Forte Sangallo di Civita Castellana.
Il ciclo di conferenze “Raccontare l’Archeologia nella Tuscia”, incentrato sui musei e sul territorio, tenute da studiosi ed esperti di diverse discipline, che presenteranno al pubblico la propria ricerca scientifica e i progetti in fase di studio, e si terranno da gennaio a dicembre in due sedi prestigiose: il Museo nazionale etrusco di Rocca Albornoz di Viterbo e il Museo archeologico nazionale dell’Agro falisco e Forte Sangallo di Civita Castellana.
Il secondo incontro “La potenza della vita tra culti misteriosi e riti suggestivi nelle terre dei Falisci”, a cura di Maria Anna De Lucia, si terrà venerdì 14 febbraio alle ore 17.00 presso il Museo archeologico nazionale dell’Agro Falisco e Forte Sangallo di Civita Castellana, in via del Forte 82.
Sotto Corchiano lungo la sponda del Fosso Ritello furono deposti in antico numerosi doni votivi, trai quali spiccano quelli della sfera sessuale: circa 2000 organi genitali maschili e 300 vulve, che alludono alle diverse fasce di età. Di auspicio alla potenza sessuale era l’offerta di un ex-voto che, ad oggi, è un unicum: un fallo a glande scoperto, con altri due piccoli falli a rilievo sul membro eretto.
L’analisi dei votivi mette in risalto quanto importante fosse la fertilità della coppia e l’esigenza diaccrescere, attraverso la moltiplicazione della prole, la capacità produttiva del contesto sociale.Anche sulla sponda del fiume Treja a Narce si coglie l’intreccio tra i riti di passaggio verso l’età adulta e la fecondità della terra, ma solo al Ritello il richiamo ai passaggi di status si ha attraversouna rappresentazione esplicitamente sessuale che evoca una misteriosa coppia divina.
Venerdì 21 febbraio, alle ore 17.00, al primo incontro del ciclo di conferenze
“Passeggiate immaginarie. La collezione rivelata e l’opera riscoperta di Eugene Berman (1899-1972)”
Il ciclo di conferenze “Passeggiate immaginarie. La collezione rivelata e l’opera riscoperta di Eugene Berman (1899-1972)”  avrà  come oggetto la  variegata collezione Berman e sarà condotto da specialisti di diverse discipline che, con cadenza mensile a partire dal mese di febbraio, offriranno l’opportunità di scoprire più a fondo l’opera dell’artista/collezionista, esplorandone i diversi aspetti.
In occasione del primo incontro, che si terrà venerdì 21 febbraio alle ore 17.00, curato da Monica Cardarelli, storica dell’arte, curatrice della mostra e autrice del volume “Eugene Berman. Il tesoro di  Civita Castellana”, sarà presentato il programma del ciclo di conferenze e le attività complementari all’esposizione.
L’ingresso alle conferenze è sempre libero e senza obbligo di prenotazione.
Per ulteriori dettagli, si invita a consultare la pagina “Eventi” sul sito web della Direzione regionale Musei nazionali Lazio.
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