Premio Romiti 2015. Vincitore Stefano Tura

A fare da cornice alla cerimonia di Premiazione della IV edizione del PREMIO ROMITI la prestigiosa Aula Magna dell’Università della Tuscia, messa a disposizione dal Rettore dell’Ateneo viterbese, il Prof. Alessandro Ruggieri, un perfetto padrone di casa, il connubio ha pure testimoniato la proficua sinergia tra due diverse realtà territoriali come l’Università e l’Associazione Mariano Romiti accomunate, per l’occasione, dalla passione per il giallo.
Alla premiazione un parterre affollato: il sindaco Michelini, il Questore Surci, gli assessori Delli Iaconi e Troncarelli, la consigliera Maria Rita De Alexandris, Andrea Baffo per Caffeina Cultura. Si è notata pure la presenza del presidente dell’associazione islamica viterbese Nabil A Zeer.
Presente la terna finalista : Antonio Fusco, Valerio Varesi, Stefano Tura ed il vincitore della sezione esordienti Vincenzo Maimone.
Venerdi 27 novembre alle ore 18 presso l’Aula Magna dell’Università della Tuscia in Via Santa Maria in Gradi il vincitore è Stefano Tura, giornalista e scrittore bolognese, vive a Londra dal 2006, dove lavora come corrispondente per la RAI. Ha iniziato la carriera come cronista di nera ed è stato poi inviato di guerra nella ex Jugoslavia, in Afghanistan, Iraq e Sudan. Sulla guerra in Afghanistan ha scritto, nel 2001, Le caramelle di Super Osama, un diario sul conflitto nel paese centro-asiatico. Come autore di gialli e noir ha scritto Il killer delle ballerine, romanzo nel quale compaiono per la prima volta il giornalista Luca Rambaldi e l’ispettore Alvaro Gerace, Non spegnere la luce, Delitti per le feste (assieme a Maurizio Matrone) e Arriveranno i fiori del sangue, con il quale è stato finalista nei premi “Fedeli” e “Scerbanenco”.
Trionfatore con il romanzo “Tu sei il prossimo”, Fazi editore; un romanzo diviso in due, come la sua vita, dichiara Tura divisa tra Londra e l’Italia.
Antonio Fusco al 2° posto con il romanzo “Ogni giorno ha il suo male”, Giunti edizioni;
Valerio Varesi, si è aggiudicato il terzo posto con il romanzo “Il commissario Soneri e la strategia della lucertola”, Frassinelli Editore.
Nel corso della cerimonia è stato premiato il vincitore della categoria esordienti, il catanese Vincenzo Maimone con il suo romanzo “La variabile costante “ edito da Fratelli Frilli.
La giuria, composta da magistrati,il Premio di letteratura poliziesca, gialla, noir e spay-story è diventato in pochi anni ambito dagli scrittori del genere anche perché sono le figure professionali che operano nel campo della giustizia e della legalità a decretare i vincitori.
Tra i finalisti delle trascorse edizioni del Premio Romiti si sono affacciati a Viterbo autori di rilievo nel panorama nazionale del calibro di Maurizio de Giovanni, vincitore della Prima edizione del Premio, Paolo Roversi, Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini, Maurizio Blini, Roberto Riccardi, Giuliano Pasini, Claudio Paglieri e Roberta De Falco.
Le iniziative encomiabili vanno plaudite e sostenute.Appuntamento con il premio Romiti 2016.

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