Premio letterario Corrado Alvaro Libero Bigiaretti, gli studenti, incontrano il vincitore Andrej Longo

Premio Alvaro Bigiaretti

Presso la sala assemblee di Palazzo Brugiotti a Viterbo, si è svolta l’edizione 2023 del Premio letterario Corrado Alvaro Libero Bigiaretti, sezione studenti, che, quest’anno ha decretato vincitore Andrej Longo, con il libro Mille giorni che non vieni, Sellerio Editore. Il premio è organizzato dal Comune di Vallerano, assessorato alla Cultura, e dall’Associazione culturale Corrado Alvaro Libero Bigiaretti.

Presenti nella prestigiosa sala della Fondazione Carivit, il presidente Luigi Pasqualetti, il presidente del premio letterario, Giorgio Nisini, l’assessore alla Cultura del Comune di Vallerano, Luca Poleggi, la segretaria generale Uil scuola Viterbo, Silvia Somigli, la presidente dell’associazione culturale, Daniela Rovere che ha introdotto l’incontro tra l’autore vincitore del premio, Andrej Longo, e gli studenti, accompagnati dai loro docenti, che lo hanno scelto tra la cinquina dei libri finalisti di quest’anno.

All’iniziativa, infatti, hanno partecipato gli istituti scolastici Leonardo da Vinci, Orioli e Ruffini di Viterbol’IIS di Bassano Romano, il liceo artistico Midossi di Vignanello, le università della Tuscia e di Macerata (quest’ultima collegata in streaming).

L’incontro, per oltre un’ora e mezza, ha visto i ragazzi presenti protagonisti di un bellissimo confronto con l’autore, attraverso numerosi quesiti che hanno spaziato dall’approfondimento rispetto ai temi trattati nel libro fino a tematiche più generali legate alla letteratura e alla lettura in generale.

 “Mille giorni che non vieni”, noir, ma anche romanzo sociale, di estrema attualità, si è rivelato dunque un testo davvero capace di generare tra gli studenti della Tuscia attenzione, riflessione e spunti di crescita personale.  Il libro ha come protagonista principale Antonio Caruso: un ragazzo problematico che, dopo sei anni di reclusione in un istituto di pena, a causa di lunga condanna per omicidio, una mattina viene inaspettatamente scarcerato. Sembra che la vita voglia offrirgli una seconda occasione. Ha solo 27 anni e la consapevolezza di aver commesso molti errori. Ora quell’occasione vuole sfruttarla.

Per  mia esperienza personale – ha detto Longo al termine dell’incontro – posso dire di aver scelto la scrittura perché è sempre stata la passione della mia vita. A tutti i ragazzi qui presenti voglio dire, quindi, di seguire la vostra passione, qualunque sia. Di lavorare ogni giorno perché sia per voi motivo di ispirazione. E di non perderla per strada. Sarà questa la scelta migliore, di cui non ve ne pentirete mai”.

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