Paolo Crepet al Teatro Romano di Ferento con “Mordere il cielo”

Paolo Crepet

Dopo lunga attesa, martedì 30 luglio (ore 21.15) sul palco dell’antico Teatro Romano di Ferento è il momento di Paolo Crepet, in “Mordere il cielo”, sua opera letteraria pubblicata da Mondadori. Un appuntamento che richiama moltissima gente per la sua importanza e per le analisi che lo psichiatra, sociologo e scrittore compie sul mondo contemporaneo. “Inutile negarlo – secondo l’autore – girarci attorno. Viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano insuete espressività. Come se un’antica cicatrice interiore fosse tornata a condizionare il tempo presente.

Eppure molti continuano a cercare, forse proprio perché l’eclissi della ragione coglie un’umanità sempre più smarrita. Proprio adesso che una parte del pianeta pensava di aver conosciuto benessere e allungamento della vita, mi chiedo dove siano andate a finire le nostre emozioni, perché in tanti tendono a relegarsi in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all’età dell’insensibilità?

Il rischio c’è ed è sempre più forte. Occorre parlare di questa potenziale eclissi di una parte della nostra sfera emotiva, le complicità e le omissioni che tendono a tradire l’identità più profonda di ogni essere umano.

Per tornare a ‘Mordere il cielo’ – conclude lo scrittore – occorre ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per inseguire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità dietro la quale si nasconde il sinistro rumore della neutralizzazione dell’anima”.

Paolo è il figlio di Massimo Crepet, in passato pro-rettore dell’Università di Padova e professore di Clinica delle Malattie del Lavoro nello stesso Ateneo, e nipote del pittore Angelo Maria Crepet. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova nel 1976 e poi in Sociologia presso l’Università degli Studi di Urbino nel 1980, nel 1985 ha ottenuto la specializzazione in Psichiatria presso la Clinica Psichiatrica dell’Università di Padova. Ha conosciuto, da giovane, Franco Basaglia, avvicinandosi alle sue posizioni antipsichiatriche.

Dopo aver lavorato all’ospedale psichiatrico di Arezzo, ha lasciato l’Italia per trasferirsi in India, a Chandigarh, per tre anni, e poi spostarsi in Danimarca, nel Regno Unito, in Germania, in Svizzera e nella Repubblica Ceca. In seguito, ha insegnato a Toronto, a Rio de Janeiro e presso il Centro di Studi Europei dell’Università di Harvard; ha deciso poi di tornare in Italia per seguire Basaglia a Roma. Spesso ospite in televisione, è divulgatore e opinionista in moltissime trasmissioni. Nel 2013 è stato presidente della Giuria dei Letterati del Premio Campiello. Come scrittore gli è stato assegnato nel 2015 il Premio letterario La Tore Isola d’Elba alla carriera. È conosciuto anche come tra i pochi abitanti (quando non si trova altrove) del magnifico borgo di Civita di Bagnoregio, poco distante da Ferento.

Ferento Teatro Festival 2024 è organizzato, come avviene da oltre venti anni, da Consorzio Teatro Tuscia con la direzione artistica di Patrizia Natale ed è sostenuto dal contributo del Ministero della Cultura, che dal 2022 lo ha riconosciuto Festival a livello nazionale, dal Comune di Viterbo, dalla Regione Lazio, da Fondazione Carivit e da Ance Viterbo.

Per ulteriori informazioni sui biglietti e sulla stagione teatrale, consultare la pagina fb Ferento Teatro Romano o il sito www.teatroferento.it/.

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