Venerdì scorso gli studenti del Liceo “Mariano Buratti” di Viterbo, dell’I.I.S. “Alessandro Farnese” di Vetralla e dell’I.I.S. “Antonio Meucci” di Ronciglione, seguiti dai rispettivi docenti Francesca Pandimiglio, Giorgia Basile e Mauro Testa, hanno partecipato, presso l’aula magna del dipartimento DISTU, alla giornata conclusiva del progetto PCTO “Tuscia Farnesiana. I luoghi, gli oggetti, la memoria”. Accolti dai docenti Paolo Marini, professore associato di Filologia italiana ed Enrico Parlato, professore ordinario di Storia dell’arte moderna, insieme ai professori Paolo Procaccioli, Fausto Nicolai e Pietro Giulio Riga che partecipano al progetto, gli studenti hanno ascoltato il caloroso intervento di saluto di Laura Pace Bonelli, dirigente scolastico del Meucci, che ha ricordato a tutti con entusiasmo il valore e l’importanza della cultura e della conoscenza
delle tante realtà farnesiane sparse sul territorio. La preside ha manifestato la propria soddisfazione per il progetto, auspicando di poterlo portare avanti anche durante il prossimo anno scolastico.
Durante la discussione, moderata dal prof. Marini, gli studenti, in gruppi, hanno esposto
le presentazioni realizzate a conclusione dell’esperienza del progetto farnesiano, illustrando nei loro elaborati ciò che hanno osservato sotto la guida dei docenti dell’Università durante lezioni e sopralluoghi sul campo. A conclusione della giornata, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione al PCTO.
Nel pomeriggio di venerdì, nella Sala di Giove del Palazzo di Caprarola, spazio ai PRIN universitari (Progetti di ricerca di interesse nazionale) coordinati da Parlato e Marini, sempre dedicati al mondo farnesiano nell’età del Gran Cardinale Alessandro. Marini ha moderato il primo incontro del secondo ciclo di “Occasioni farnesiane” che ha visto protagonisti Concetta Damiani e Pierluigi Feliciati impegnati nella presentazione del loro volume “I Farnese tra Roma, Parma e Napoli: una storia archivistica. Dispersioni, perdite e prospettive per la ricerca” (Macerata, EUM, 2024).
Prima di avviare la conferenza, saluti istituzionali della direzione del palazzo, con le dottoresse Adele Trani e Marta Giuseppina Ragozzino, neo direttrice delle Ville monumentali della Tuscia.
I due docenti universitari autori del volume hanno aperto il nuovo ciclo di “Occasioni farnesiane”, guidando il pubblico in un affascinante viaggio negli archivi farnesiani sparsi tra Parma e Napoli, con Roma a fare da fulcro.
“Oggi affronteremo vite di personaggi che potrebbero essere protagonisti di una serie televisiva” ha ricordato Feliciati parlando dell’archivio amministrativo e giurisdizionale voluto da Ranuccio Farnese, con allusione a documenti che nel tempo hanno affrontato incendi, distruzioni, appropriazioni più o meno indebite, viaggi da una città all’altra, dispute familiari e, infine, il dramma di due guerre mondiali.
Alla documentazione parmense si aggiunge quella di Napoli, che formava l’archivio di Carlo Borbone, restata nelle cantine di Palazzo Reale per anni, per giungere poi alla Reggia di Capodimonte. “E’ complicato gestire la stratificazione accumulatasi negli anni tra spostamenti e trascrizioni per una corretta restituzione logica” ha precisato la Damiani, supportata dal collega Feliciati che ha aggiunto: “Dobbiamo muoverci in direzione diverse, per recuperare una storia italiana che copre tanti territori. La vera soluzione è mettere in rete istituti e studiosi, creando un centro interateneo dove si possa finalmente interagire in uno spirito di piena collaborazione fra diverse competenze”.
Un’idea pienamente condivisa dai professori Marini, Parlato e Procaccioli, al lavoro da tempo per la creazione dell’Enciclopedia farnesiana, un archivio digitale che farà anche da luogo di incontro virtuale per studiosi di tutte le provenienze.
Per chi fosse interessato, la pubblicazione del volume di Concetta Damiani e Pierluigi Feliciati è disponibile, in versione pfd scaricabile, al link https://shorturl.at/d8pn.
Il prossimo appuntamento con le “Occasioni farnesiane” è in programma sabato 7 giugno alle 17.00 sempre a Palazzo Farnese, con ingresso gratuito. Sarà la volta della storica dell’arte Elisabetta Giffi, che si confronterà col tema dei ritratti di Annibal Caro presenti nel palazzo di Caprarola e in altri importanti contesti farnesiani.
, professore ordinario di Storia dell’arte moderna (Prin Unitus a tema farnesiano)