Norchia di età ellenistica

di Francesca Pontani*

Con le sue necropoli Norchia costituisce l’esempio più significativo di architettura funeraria rupestre di età ellenistica (IV-III secolo a.C.).

Le tombe si dispongono tutte intorno alla città, lungo le vallate dei fossi, in perfetta sintonia con affascinante paesaggio.

Si tratta di tombe a facciata rupestre, dislocate su più terrazze, collegate da stretti e ripidi sentieri; nella terrazza superiore trovano posto le tombe monumentali con facciata a due piani, mentre in quella inferiore si dispongono quelle coi profili architettonici più semplici.

E’ molto probabile che la realizzazione di questi sepolcri risponda al preciso intento di una committenza (in questo caso l’aristocrazia agraria etrusca) di esibire pubblicamente il proprio status sociale, come segno imperituro della propria potenza, ben visibili dalla città.

La tomba a dado

La tipologia di sepolcro più significativa (in quanto peculiare di Norchia) è quello della tomba a dado con vano di sottofacciata aperto a portico. La parte superiore, cioè il dado vero e proprio, di solito reca scolpito in facciata il motivo della finta porta e culmina con una terrazza sulla quale aveva luogo il rito della libagione, una ripida scala portava al sottostante portico colonnato dove si svolgeva il pasto rituale, mentre i defunti trovavano posto nella camera ipogea sigillata da grossi blocchi e massi di tufo.

I corredi funebri

I corredi funebri ritrovati a Norchia offrono un quadro esauriente e variegato delle tipologie di reperti ceramici e metallici di epoca ellenistica (IV, III, II secolo a.C.) dell’Etruria meridionale. Di uso comune è soprattutto la ceramica acroma e quella a vernice nera, talvolta arricchita con fregi sovradipinti a motivi vegetali.

 

PER APPROFONDIRE

All’interno del Museo Archeologico Rocca Albornoz di Viterbo è presente una sezione dedicata ai reperti ritrovati a Nochia.

 

Foto Francesca Pontani

 

Nel prossimo articolo, l’8 luglio, andremo a Cerveteri

*Francesca Pontani – www.francescapontani.it – Archeologa del comitato scientifico del Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano. Egittologa, conoscitrice di lingue antiche come i geroglifici, la lingua sumerica e accadica, la lingua etrusca, lavora nel mondo del web. Nel blog e sul canale YouTube ArcheoTime sono visibili le sue camminate archeologiche on the road. Innamorata della comunicazione e della scrittura, guida i lettori di TusciaUP nella conoscenza del nostro territorio attraverso Tour di Archeologia in Tuscia.

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