Norchia, città perduta sulla via Clodia tra necropoli rupestri e castelli medievali

Necropoli-rupestre-di-Norchia

Sabato 24 febbraio Anna Rita Properzi guida turistica e ambientale escursionistica, vi propone uno dei più suggestivi percorsi della Tuscia rupestre, tra natura ed archeologia.

Norchia la città perduta e le sue necropoli rupestri che si snodano nelle profonde valli vulcaniche, solcate dai fossi del Pile dell’Acqualta e dal fiume Biedano. Una passeggiata che vi porterà alla scoperta di una delle più monumentali necropoli etrusche della Tuscia, tanto da essere stata addirittura ribattezzata la “piccola Petra d’Italia”.

Si camminerà tra alte pareti di tufo e fitti boschi di macchia mediterranea arricchita dalla vegetazione dei torrenti e dalle prime fioriture. Uno scenario dove ad antiche testimonianze etrusche si alternano interessanti resti medievali, regalando a chi li esplora spettacoli unici e sorprendenti. L’importanza e la fama del sito è data dall’elevato numero di tombe, alcune delle quali monumentali e davvero interessanti dal punto di vista architettonico.

Il centro di Norchia ricadeva sotto l’influenza della vicina e più potente Tarquinia e divenne importante per la sua particolare posizione lungo un antico tracciato viario che proveniva da Blera proseguendo verso Tuscania, riutilizzato in epoca romana e chiamato Via Clodia.

Lungo il percorso si potranno ammirare le più importanti necropoli: quella del torrente Pile con “tombe a dado” incastonate nella facciata della rupe dalla quale si scende nella valle, quella del torrente Acqualta con tombe a tempio o doriche dove vi sono frontoni scolpiti a bassorilievo

Dal parcheggio in cui si lasceranno le auto, si camminerà lungo una panoramica stradina di campagna che si affaccia sulla valle del Pile, e dalla quale si potranno vedere i ruderi del castello medievale costruito sul pianoro che fronteggia il costone della prima necropoli. Si inizia la discesa nel fondovalle, passando direttamente tra le prime tombe, immersi nel silenzio e nei magnifici colori del tufo e della vegetazione.

A Norchia le pietre non raccontano solo la storia del periodo etrusco, ma anche interessantissime vicende medievali testimoniate dai ruderi che scopriremo inerpicandoci su uno sperone tufaceo dove si sviluppo l’abitato nel Medioevo.

Qui una volta varcatala la porta della cinta muraria medioevale, ammireremo i resti della chiesa romanica di San Pietro e più avanti troveremo le rovine del castello dei Di Vico (distrutto nel XV secolo). Si potrà percorrere l’antico fossato etrusco per raggiungere un colombario medievale con vista mozzafiato verso il pianoro e sulla forra del Biedano.

INFORMAZIONI E DETTAGLI: Anna Rita Properzi Guida Turistica e Ambientale Escursionistica Iscritta al Registro Nazionale Aigae, telefono 333 4912669, anche tramite WhatsApp, canale telegram https://t.me/lepasseggiatediannarita o tramite mail annaritaproperzi@gmail.com.

APPUNTAMENTO: sabato 24 febbraio ore 10.00 presso il Parcheggio per Necropoli etrusca Norchia, Str. S. Vivenzio. Percorrendo la S.S. Aurelia bis si trovano le indicazioni in Località Cinelli. Percorrere la strada asfaltata Via Cinelli E.M, all’altezza del Ristorante Il Gatto e la Volpe girare a sinistra e proseguire fino allo spiazzo parcheggio indicato, dove finisce la strada asfaltata. Fine Escursione ore 15.30 circa.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: al momento della prenotazione verrà inviato il link del luogo di incontro. L’escursione di attiverà con un numero minimo di 12 partecipanti.

PRANZO: al Sacco almeno 1lt a testa di acqua.

CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PERCORSO:
percorso ad anello;
difficoltà: T/E ( turistico ed escursionistico in alcune parti del percorso ci sono gradini scavate nella roccia);
dislivello in salita: 180 m ca;
lunghezza: 9 km ca.

ABBIGLIAMENTO: capi adeguati alla stagione, kway o guscio impermeabile; scarponcini da trekking necessari; bastoncini telescopici da trekking consigliati; lampada frontale oppure torcia elettrica.

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI