M’aricordo: Ciancallegra, dai racconti di Ostelvio Celestini

Cominciamo su TusciaUp le letture di un grande narratore- poeta viterbese Ostelvio Celestini, scomparso in questo anno, un uomo colto legato al suo quartiere: Pianoscarano. I racconti sono scelti dal suo libro M’aricordo…Piascarano che fu

Il quartiere rivive nelle immagini e nei racconti di quella vita vissuta dall’autore, per esaltare l’identità culturale di una comunità consegnandola alle nuove generazioni. Per non disperdere un patrimonio di radici e cultura di rara bellezza.

Abbiamo estrapolato dal libro sei racconti e due poesie che pubblicheremo a partire da mercoledì 14 ottobre il secondo e quarto mercoledì di ottobre, novembre e dicembre.(14-28 ottobre 11-25 novembre 9-23 dicembre). Le due poesie verranno pubblicate in coda (8-29 dicembre). Buona lettura.

 

CIANCALLEGRA

Una  figura che ricordo con simpatia è quella di un uomo che ogni giorno puliva le strade di Pianoscarano, dotato di scopa, “raccoglimonnezza” e carrettino per i rifiuti.

Era da tutti conosciuto come Ciancallegra “lo scopino” (operatore ecologico).

Di nome si chiamava Fortunato, ma la natura con lui era stata molto avara.

A causa di un’invalidità, camminava lentamente trascinando la gamba destra. Nell’adoperare la ramazza, sembrava volesse aiutare nel movimento e darle un tempo musicale. Per questo motivo gli venne assegnato come soprannome “Ciancallegra”.

Faceva il suo lavoro con grande perizia e senso di pulizia tanto da estirpare e raccogliere, lungo le strade che aveva assegnate per il suo lavoro, anche i piccoli ciuffi d’erba che nascevano nelle vie selciate. Non disdegnava, ogni tanto, di sedersi sugli scalini esterni delle case e intavolare discorsi con gli abitanti del rione. Tirare fuori dal camiciotto da lavoro l’immancabile pipa era un gesto che ripeteva frequentemente nella sua giornata. Con un chiodo, che aveva sempre in tasca, toglieva i residui della fumata precedente, la caricava con il tabacco o con i pampini d’uva, che egli stesso trinciava e riponeva in una scatola di latta per le necessità giornaliere, e lentamente, metteva la pipa in bocca rimanendo pensieroso.

Poi, strisciando uno zolfanello sulle scale in peperino l’accendeva e si beava facendo uscire dalla bocca nuvole di fumo.

A volte, noi ragazzini gli facevamo circolo e ad alta voce gli recitavamo una tiritera che persone adulte, certamente da non prendere ad esempio, ci avevano insegnato:

Ciancallegra” lo scopinino

Ci’à la pippa ‘ntartarita

(ha la pipa piena di incrostazioni)

Co’ na zampa che je trema

(con una gamba che gli trema)

Co’ quell’artra fa l’inchino

(con quell’altra fa l’inchino)

Ciancallegra lo scopino”.

 

Con il suo sguardo strabico ma bonario ci guardava e mestamente sorrideva.

Mai un gesto di rabbia o altro.

Ripensando al comportamento usato nei suoi riguardi, mi vergogno ancora.

Nei mesi di ottobre, nei tinelli e nelle cantine, i contadini di Pianoscarano provvedevano alla svinatura. All’interno e all’esterno dei locali, c’era animazione di persone che svolgevano questo lavoro e nelle strade si diffondeva il classico odore della vinaccia. Si sentivano il rumore dei torchi in azione, che completavano la spremitura dell’uva già passata per la macchinetta diraspatrice, lo sbattere dei barili dove veniva versato il mosto dalla tina per travasarlo poi nelle botti, e tante voci gioiose condite di risate da parte degli addetti ai lavori. Ogni passante, conosciuto, era invitato ad assaggiare il vino novello e dare un giudizio sulla qualità della gradazione.

Ciancallegra, benvoluto da tutti gli abitanti del quartiere, era l’invitato principe. Se qualcuno lo avesse dimenticato era lui stesso a ricordarglielo, entrando nei tinelli per chiederne l’assaggio. Il vino gli piaceva molto, ma ricordo di non averlo mai visto alticcio. I suoi giudizi sulle qualità dei mosti erano sempre lusinghieri:

“ ‘Sto mosto adè ‘na favola!!… già se sente ch’à la gradazione alta….. quanno que’ è diventato vino tocca bevelo nel bicchierino se no te fa’ canta’ la violetta”.

Una volta Peppe del Padovano disse a Ciancallegra che, se passando per la pulizia delle strade davanti alla stalla di sua proprietà avesse ramazzato con più accortezza, gli avrebbe regalato un bottiglione di vino. Passò del tempo e questo non avvenne. Ciancallegra, molto paziente, spesso l’incontrava ma non s’azzardava a ricordargli della promessa.

Una mattina, Peppe del Padovano stava organizzandosi per partire per la campagna ed era sceso in cantina per attingere un bottiglione di vino dalla botte per la colazione e il pranzo.

Avendo dimenticato alcune cose in casa, appoggiò il bottiglione sulle scale e salì a prenderle.

Ciancallegra passò per la solita pulizia giornaliera e notò il bottiglione sulle scale.

Sicuro che Peppe del Padovano si fosse ricordato della promessa, prese il bottiglione, lo mise nel cassetto del suo carrettino e continuò il suo giro.

Peppe del Padovano, scendendo di casa, non trovò più il bottiglione di vino e ad alta voce cominciò a imprecare contro il ladro che aveva osato rubarglielo.

Dopo alcuni giorni, Ciancallegra incontrò Peppe del Padovano e sorridente gli magnificò la qualità del vino e lo ringraziò per aver mantenuto la promessa che gli aveva fatto.

Peppe del Padovano non seppe dire altro che: “So’ contento che v’è piaciuto!!… n’ c’è bisogno de ringrazzia’!!”.

 

L’Autore Ostelvio Celestini  

Un poeta e un uomo di grande cultura. Un artista. Nel creare. Nel realizzare. Nel narrare. Nel raccontare la sua Viterbo, attraverso la poesia dialettale o semplicemente a parole.E’ scomparso a 85 anni nel maggio 2020. Nella sua lunga vita si è impegnato per tramandare quella particolare forma di arte che è la poesia dialettale, trasmettendo nei suoi versi amore e valori che rappresentano le nostre radici.

Il Libro

M’aricordo… Pianoscarano che fu (dal 1938 al 1988)

La pubblicazione del 2008 è stata patrocinata dalla allora Banca di Viterbo e dall’assessorato alla cultura dell’Amministrazione Provinciale. Il vescovo, mons. Lorenzo Chiarinelli, ha sottoscritto una lettera in cui ne sottolinea la validità.

 

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