Marco Mengoni, L’anno che verrà da Piazza Vecchia a Bergamo disponibile su Raiplay fino al 4 marzo

Dopo la speciale anteprima di ieri su Rai 1, in coda all’edizione del TG della sera, da oggi è disponibile su RaiPlay “21.02.20 – 21.02.21 L’anno che verrà”, l’evento unico da Piazza Vecchia a Bergamo voluto dalla Rai per unire il pubblico in un momento di riflessione sul difficile anno trascorso attraverso la voce straordinaria del cantautore.

Per raccontare questi mesi complessi e per dare un segno di speranza, Marco Mengoni ha scelto di proporre una versione intima ed essenziale de L’anno che verrà di Lucio Dalla, artista a cui Marco era legato da profonda stima reciproca. Scritta nel 1978, questa canzone è oggi più attuale che mai: rappresenta, infatti, il desiderio di ripartire in un momento collettivo così difficile; ad introdurre questo brano senza tempo una breve riflessione per ricordare la paura, l’incertezza e la solitudine vissute in questo anno, e insieme la forza che abbiamo trovato, “è stato necessario ritrovarsi cercando di capire che cosa sia veramente importante”.

“Ho accettato subito l’invito di Rai1 e il primo artista a cui ho pensato è un genio del passato radicato nel futuro: Lucio Dalla – ha commentato Mengoni – Mi sembrava giusto omaggiare, tramite lui, la grande forza che c’è stata in quest’anno così difficile per tutti e proporre le sue parole che sembrano scritte oggi per guardare con fiducia al futuro. È un privilegio essere stato chiamato per un’occasione come questa. L’emozione di cantare da una Bergamo meravigliosa e deserta è stata unica e irripetibile”.

“21.02.20 – 21.02.21 L’anno che verrà” sarà disponibile su Raiplay unicamente fino al 4 marzo, giorno in cui Dalla avrebbe compiuto 78 anni.

Nato da un profondo sentimento di partecipazione, per mettere un segno su questi mesi che hanno cambiato le nostre vite, questo speciale momento di musica rappresenta il desiderio di ripartire in un momento collettivo così difficile. In questo anno abbiamo fatto i conti con la paura e la solitudine, eppure in questo dolore ci siamo anche ritrovati uniti, a riflettere sulle cose importanti e a guardare al futuro con speranza. Le canzoni vivono vite diverse in base alle epoche in cui vengono proposte e Marco ha trovato ne L’anno che verrà, un capolavoro della nostra cultura non solo musicale, le parole giuste per questa giornata.

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