E’stata inaugurata venerdì 13 settembre, nella splendida cornice di Palazzo Doebbing a Sutri, la mostra dello scultore italiano Ferdinando Codognotto, uno dei più importanti esponenti al mondo dell’arte di intagliare il legno. Il progetto espositivo dialoga con la grande mostra celebrativa su Alessio Paternesi, orgoglio della Tuscia viterbese, a un anno dalla sua scomparsa.
La mostra di Codognotto, fortemente voluta dal mecenate e filantropo Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, che ha profuso per più di due anni il proprio impegno affinché essa vedesse la luce, è promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dalla Prof.ssa Alessandra Taccone, in collaborazione con il Comune e l’Assessorato comunale alla Cultura di Sutri.
I visitatori potranno ammirare in mostra quattro sculture di grandi dimensioni realizzate dal Maestro Codognotto, in diversi momenti della sua vita, in legno di cirmolo (o cembro, pino montano) della Val di Fiemme, con la tecnica della sega a nastro elettrica. Si tratta delle opere dal titolo “Marlin” (l’unica delle quattro dipinta con colori acrilici), “Amanti – Abbraccio Infinito” (realizzata nel 1972), “Cavallo del futuro” e “Pianta della prosperità e abbondanza”.
Il legno, per Codognotto, è il mezzo con cui comunicare il proprio repertorio ideativo nel quale, accanto a figure del mondo naturale, fiabesco, cosmico e religioso, si affiancano immagini e suggestioni della più estrema tecnologia. Le sculture del Maestro, tuttavia, sono e rimangono una manifestazione simbolica della realtà, una rappresentazione del mondo naturale da un lato e del razionalismo scientifico dall’altro, nella loro dialettica e nella loro sostanziale unità.
Codognotto non è un idealista. L’artista non rivendica, attraverso le proprie opere, un mondo irreale, sospeso nella sua perfezione. Soprattutto, non eleva a protagonista un singolo aspetto della propria poetica prediligendo la natura, la tecnologia, la religione o la fiaba: piuttosto, richiama l’attenzione sulla possibilità di una conciliazione delle parti attraverso il dialogo artistico.
«La sensibilità verso l’arte e l’attenzione del Barone Emanuele, nostro Cittadino Onorario, ci dà la possibilità di implementare la mostra dedicata ad Alessio Paternesi mantenendo quel filo conduttore e mettendo in dialogo due grandi artisti» commenta il Sindaco di Sutri Matteo Amori.
Gli fa eco la Delegata alla Cultura per il Comune di Sutri Claudia Mercuri: «Promuovere le attività culturali a Sutri è una delle priorità dell’Amministrazione Amori fin dal primo giorno. Sutri è la città dell’arte e degli artisti, siamo orgogliosi di avere oggi l’opportunità di esporre le opere del Maestro Codognotto e siamo grati al Barone Prof. Emmanuele Emanuele e alla Prof.ssa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, per rendere possibile tutto ciò».
Afferma la Prof.ssa Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: «Per me è stata una gioia ed un onore poter contribuire a realizzare, grazie alla Fondazione Terzo Pilastro, ed in collaborazione con il Comune di Sutri, questo omaggio – voluto, ideato e realizzato dal mio predecessore Prof. Emanuele, con la sensibilità artistica che da sempre lo contraddistingue – allo scultore del legno Ferdinando Codognotto, il quale è uno degli esponenti più importanti nel panorama culturale mondiale in tale disciplina, come testimoniato dal fatto che le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Europa e all’estero. L’arte del Maestro Codognotto prende avvio dalla contemplazione della natura, eredità del padre progettista di giardini, che egli coniuga con uno spiccato senso estetico e con le suggestioni mutuate dal mondo delle fiabe, dalla religione, dalla filosofia e dalla fascinazione per la tecnologia, dando vita ad opere fortemente simboliche dall’afflato fantastico e capaci di suscitare istintive emozioni».
Chiosa il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Cittadino Onorario di Sutri e già Presidente della Fondazione Terzo Pilastro, che ha ideato e realizzato questa mostra: «È da sempre una mia ferma convinzione che l’arte non ha tempo, perché essa, in tutte le sue espressioni, nasce dal fluire ininterrotto della sensibilità interiore dell’artista, dalla sua cultura e dal confronto con l’epoca in cui vive, in modo naturale e spontaneo, e a dimostrazione di ciò molte mostre da me realizzate, come “Ipotesi Metaverso” nel 2023, ne sono la testimonianza. I primi uomini apparsi sulla terra realizzavano arte utilizzando il materiale che avevano a disposizione: la pietra, la sabbia, coloranti naturali, ma soprattutto il legno, che abbondava nelle foreste del contesto in cui vivevano. Ferdinando Codognotto, lo scultore del legno, per me rappresenta da sempre la continuità di quel tempo antico. Il nostro rapporto amicale nasce più di cinquanta anni fa ed io, quando lo conobbi, apprezzai da subito questa sua capacità di trasformare i tronchi degli alberi che giacevano sui terreni delle contrade romane in meravigliose opere d’arte. Questa solidarietà affettiva e la mia stima incondizionata per lui e per il suo lavoro mi hanno spinto ad adoperarmi per questa mostra, perché da molti anni auspico che la sua arte venga conosciuta, così come egli merita, più di quanto accaduto fino ad oggi nel nostro Paese. Ringrazio pertanto il Sindaco Amori e l’Assessore Mercuri, nonché la Professoressa Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che hanno reso questo sogno finalmente realizzabile».
BIOGRAFIA
Il maestro Ferdinando Codognotto è nato a San Donà di Piave il 4 aprile 1940, figlio di un progettista di giardini e nipote di un vivaista. Già all’età di cinque anni, lavorava il legno e modellava la creta. Ha condotto i suoi studi alla scuola d’Arte di Venezia, specializzandosi nel restauro, e poi, ancora giovanissimo, si è trasferito a Roma, dove ha aperto la bottega di Via dei Pianellari n. 14 in cui a tutt’oggi opera. Nel settembre 2015 vede la luce la “Fondazione Luigina e Ferdinando Codognotto”, che accoglie l’esposizione permanente dei lavori più celebri del Maestro e l’allestimento di laboratori per i giovani che desiderino imparare a lavorare il legno. Codognotto è uno dei maggiori scultori del legno nel panorama artistico internazionale, e le sue opere lignee sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private in Europa, nelle Americhe e in Giappone.
Nella foto cover di Adriano Pica, il Maestro Ferdinando Codognotto con il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele