LO SCAFFALE/ Levantazzo di Antonio Mallardi

E’ il racconto di una vocazione di marinaio, di una passione quotidiana per le cose del mare.
Il ‘levantazzo’ è il vento di scirocco-levante quando diventa acceso, come dicono gli uomini delle barche, nei pomeriggi infocati. E’ il vento che viene dalla parte più viva dell’Adriatico, da dove sorge il sole.
“ E in effetti, provavo difficoltà a pensare alla gente delle città, che lavora negli uffici e nelle fabbriche, lontano dal mare, dagli scogli, dai gabbiani, dalle barche e dai pescatori”.Il Mallardi pensiero e tutto racchiuso in questa frase. Uomo singolare, che s’innamora prima di una barca e poi del mare. Diventa pescatore, lasciando la professione di violoncellista, divide con questi uomini la fatica del lavoro, l’incertezza dei guadagni, la miseria – temine a noi sconosciuto.
Fino a giungere ad affermare che non riconosce più i sui passi sulla terra ferma, ormai popolato da persone a lui del tutto estranee. Antonio ha scritto soltanto questo libro, come chi con umiltà capisce che ha detto tutto quello che c’è da dire della sua esperienza.
Ho incontrato Mallardi sulla rotta del Ciclope di Paolo Rumiz suo intimo amico. Anche lui incrocia il ciclope in mezzo all’Adriatico, giusto in tempo per invertire la rotta e fuggire per non rimanere prigioniero. Una preziosità da leggere, una filosofia di vita prima ancora che il downshifting ,riempisse la bocca e le librerie dei nuovi profeti.
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