Lectio Magistralis di S.E. Orazio Francesco Piazza: “La biblioteca luogo della memoria collettiva”

di Luciano Pasquini

Pelliccia e Piazza

Una sala gremita di pubblico e autorità ha accolto il nuovo Vescovo della Diocesi di Viterbo, venerdì 21 aprile pomeriggio, nella sala Vincenzo Cardarelli, alla Biblioteca consorziale di viale Trento. Ha introdotto la presentazione l’emozionato Commissario straordinario Paolo Pelliccia, che ha premesso: “Di solito non è costume porre domande nella lectio magistralis” e, passando la parola al Sua Eminenza Piazza, ha sottolineato: “Sono felice della Sua presenza perché fortemente attratto dalla sua apertura”. Il filo conduttore che sosterrà il tragitto riguarderà la biblioteca come luogo della memoria e il rapporto tra memoria e creatività. Partono le slide a tracciare il percorso di un intervento che che si contraddistinguerà come illuminante. La Resurrezione della parola s’impregna nello scorrere delle immagini che ci presentano una Viterbo ferita da ricostruire, che riparte e la biblioteca prende forma inquadrandosi nella più umana delle cattedrali ove si coltiva il sapere… Perché il sapere deve generare coesione sociale. Oggi più che mai c’è la necessità del luogo d’incontro nel sapere. Esperienze a confronto che generano sintesi e pagine di vita. “Nella mia vita-  racconta il Vescovo di Viterbo – è stato un elemento vitale e ogni volta che vado in un luogo, visito la biblioteca, perchè mi fa capire la qualità della vita di quella città e ho accettato con entusiasmo l’invito rivoltomi dal Commissario Pelliccia”. Tante e forbite saranno le citazioni a sostegno del suo pensiero, Bauman, l’Abbazia di Montecassino come filo di inizio che ci porta verso il senso della luce, nel corso dei secoli, è stata distrutta quattro volte ed è sempre rinata più forte dalle sue rovine dove sono state raccolte e tramandate le più importanti testimonianze storiche, racchiuse in manoscritti e libri antichi che di quel luogo possono ripercorrere la storia. Poi il parallelo tra la ricchezza e il vuoto dei libri bruciati a Bebelplatz, in quella che lui chiama “La notte dei cristalli”. E’ la frammentazione di un’epoca. «Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini» lo ha detto Heinrich Heine, poeta tedesco. Ma ci rimane la memoria, dice Monsignor Piazza, la prua di quella nave sprofondata. Poi il riferimento all’informazione di come oggi sia cambiata, con un impellente richiamo: “Urge rielaborare il paradigma”. Quello che S. E. Monsignor Piazza chiama “L’enigma della Ri-partenza”. Oggi più che mai c’è bisogno del luogo d’incontro umano nel sapere il mettere a confronto esperienze che generano sintesi e pagine di vita. In buona sostanza, la conoscenza come generatrice di coesione sociale. La relazione tra individuo e collettività e il relativo consenso, da Mosignor Piazza considerato la premessa di qualsiasi formazione sociale.

Un emozionato Pelliccia e un pubblico silenzioso ha assistito alla conclusione di un intervento di così elevato spessore da parte del Pastore della nostra chiesa, a cui tutti vogliamo dire: Chapeau Monsignor Piazza.Benvenuto a Viterbo. La stavamo aspettando.

Per chi non fosse stato presente qui il link della diretta: https://www.youtube.com/live/VSp1DHZ9zN8?feature=share

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