“Le Maioliche Medioevali dal Butto di Celleno Vecchio”, la mostra prosegue fino al 14 luglio

Continua la partecipazione di pubblico, alla mostra dedicata alle ceramiche e alla storia dell’antico butto di Celleno Vecchio. Una storia che inizia nel 1975 con gli scavi clandestini e prosegue grazie al lavoro minuzioso, paziente e professionale degli archeologi che hanno portato alla luce circa 7500 frammenti ceramici.
Boccali, ciotole, piatti e catini costituiscono il nucleo dei 40 reperti in maiolica arcaica esposti al Museo della Ceramica della Tuscia di Viterbo e rappresentano il risultato dell’attività di recupero, ricomposizione e restauro attuata dall’Università degli Studi della Tuscia e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale; un’attività resa possibile grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale di Celleno.
L’iniziativa espositiva della Fondazione Carivit, Ente proprietario e gestore del Museo della Ceramica della Tuscia, è stato di fondamentale importanza nel perseguimento dell’obiettivo di valorizzazione di un considerevole patrimonio che restituisce al visitatore significative indicazioni circa l’evoluzione della vita quotidiana delle persone e rilevanti spunti di riflessione attraverso una interessante connessione tra passato e futuro.
La Mostra prosegue fino al 14 luglio presso il Museo della Ceramica della Tuscia, in via Cavour 67 – Viterbo, aperto dal giovedì alla domenica con orario 10.00-13.00 e 15.30-18.30. Questi i contatti per le informazioni e per prenotare una visita guidata: museoceramicatuscia@fondazionecarivit.it, 0761 223674, 0761 346136.

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