“L’antica chiesa di San Tolomeo ad catacumbas di Nepi”, 2a conferenza online di “Archeologia e Storia”

Prosegue il ciclo “Archeologia e Storia a Nepi” con la seconda conferenza online che si terrà Venerdì 26 marzo alle ore 17,00.
Relatore il Prof. Giorgio Felini che tratterà de ” L’antica chiesa di San Tolomeo ad catacumbas di Nepi”.

Il Prof. Felini, storico dell’arte, è stato docente di Storia dell’Arte e Catalogazione presso l’Istituto Statale d’Arte di Civita Castellana, direttore del Museo Civico “Marco Scacchi” di Gallese e direttore scientifico del Museo della Ceramica “Casimiro Marcantoni” di Civita Castellana.
Profondo conoscitore dell’Agro Falisco, è componente del Comitato Scientifico e del Consiglio Direttivo del “Biodistretto della Via Amerina e delle Forre”. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi di Storia e Storia dell’Arte, su argomenti riguardanti principalmente la Tuscia viterbese.

La conferenza ha come tema l’antica chiesa di San Tolomeo di Nepi, nota da fonti di età medievale. Secondo la tradizione locale, l’edificio, dal quale si aveva accesso alla Catacomba di Santa Savinilla, fu demolito nel 1540 in concomitanza con la realizzazione della cinta muraria cittadina progettata da Antonio da Sangallo il Giovane. All’atto della demolizione sarebbero state riscoperte le gallerie della catacomba che avrebbe ospitato le spoglie dei Santi Tolomeo e Romano e dei loro discepoli, martirizzati sotto l’imperatore Claudio il Gotico (268-270 d.C.). Solo nella seconda metà del ‘600 sarebbero iniziati, nello stesso luogo, i lavori per la costruzione di una nuova struttura, l’attuale chiesa di San Tolomeo fuori le mura, terminata nei primi anni del ‘700.
Attraverso il riesame delle fonti, il relatore cercherà di gettare luce sul periodo particolarmente oscuro che va dalla cessazione dell’utilizzo della Catacomba di Santa Savinilla come cimitero, durante il V secolo, sino all’edificazione della primitiva chiesa; l’esistenza di quest’ultima è nota per la prima volta da una bolla del 1178, inviata da papa Alessandro III a Bonifacio, abate del monastero di Sant’Elia.
È in questo lungo intervallo di tempo che venne a svilupparsi il culto santuariale, forse seguendo la stessa evoluzione monumentale di altre aree funerarie che ospitarono le sepolture di martiri.

Link di accesso alla conferenza: meet.google.com/aod-qfff-kew
Per informazioni: museo@comune.nepi.vt.it – tel. 0761.570604

Museo Civico di Nepi

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