Sabato 14 settembre 2024, per una mattinata la valle di Faul diventa il cuore pulsante della città. La Viterbo del passato, del presente e del futuro. Sul piazzale si rincorrono, vociando da uno stand all’altro, i bambini di oggi, quelli che partecipano a “Giocavamo pe’ strada”, manifestazione che vuole essere una riedizione delle attività ludiche di una volta. In un angolo nel recuperato e restaurato Centro Plus la presentazione del vertice della Favl Cimini Viterbo, pronta ad avventurarsi nel nuovissimo e purtroppo inedito campionato di eccellenza. Debutto oggi allo stadio Rocchi. Il gioco del passato, appunto, che si incontra e si confonde con la realtà del gioco di oggi: quella del calcio viterbese che non vive esattamente un momento esaltante. Tutt’altro, siamo all’anno zero. Alla presentazione dei quadri societari, l’assessore Emanuele Aronne, in rappresentanza del Comune (anche se la sindaca Frontini non ha voluto mancare all’appuntamento), il patron Gianni Patrizi e l’avvocato Tonino Ranucci, per la Faul. E’ presente anche e soprattutto Paolo Salaris, imprenditore del settore energetico e fresco titolare di “Viterbo Luce e Gas”, che oggi è l’autentico numero uno della società gialloblù, in quanto principale sponsor. In tempi brevi potrebbe diventarne il proprietario. Intorno al tavolo un nutrito gruppo di tifosi doc che aspettano parole e progetti nuovi. Possibilmente concreti. “Non so di calcio – precisa Salaris – ma mi intendo di numeri. Sono qui per ottenere risultati positivi in entrambi i campi. Non prometto di vincere il campionato, ma che faremo del tutto per crescere. Non nascondo che Viterbo rappresenti un bacino importante dal punto di vista imprenditoriale, ed ho già pensato a una ‘tariffa gialloblù’. Gestirò la Fc Viterbo come un’azienda. Posso garantire tuttavia che farò ogni sforzo per far rinascere il calcio e magari riacquisire il titolo della gloriosa Viterbese”. “Perché no? Cercheremo di farlo mettendo in campo alla fine del campionato una squadra e una società illibate, con un progetto avviato e senza debiti”, sottolinea l’avvocato Ranucci. Che ha spiegato pure come Piero Camilli non rientri più nel giro dei possibili acquirenti o sponsor: “Giovedì pomeriggio l’ho chiamato – ha raccontato il legale – per invitarlo a entrare in società, mi ha semplicemente risposto che non gli interessava più. Punto e a capo”. Buoni propositi, accompagnati da qualche sogno. Si può dopo tante delusioni. Una sola certezza: finalmente lo stadio Rocchi può riaprire i battenti.
L’anno zero della FC Viterbo: presentato il nuovo quadro societario, Paolo Salaris main sponsor
di Luciano Costantini