La Viterbese spegne i sogni della Reggiana, al Rocchi finisce con un pirotecnico 2-2

di Valentino Cesarini

VITERBESE-REGGIANA 2-2 (primo tempo: 0-1)

Viterbese (3-5-2): Fumagalli; D’Ambrosio, Ricci, Martinelli; Semenzato, Adopo, Calcagni, Alberico (44′ st Maffei), Urso (47′ st Pavlev); Polidori (47′ st D’Uffizi), Volpicelli (33′ st Bianchimano). A disposizione: Bisogno, Polito, Aromatario, Natale, Marenco. Allenatore: Dal Canto.

Reggiana (4-3-3): Venturi, Luciani (23′ st Libutti), Rozzio, Cauz, Contessa; D’Angelo (23′ st Rosafio), Cigarini, Rossi (31′ st Sciaudone); Zamparo, Arrighini, Lanini (40′ st Scappini). A disposizione: Voltolini, Camigliano, Neglia, Radrezza, Cremonesi, Porcino, Guglielmotti, Muroni. Allenatore: Diana.

Arbitro: Mario Saia di Palermo; assistenti Massimiliano Bonomo di Milano e Stefano Camilli di Foligno; Quarto Uomo Davide Galiffi di Alghero.
Marcatori: 37′ pt Zamparo (R)
Note: angoli: 8-3 per la Reggiana; ammoniti: Dal Canto (non dal campo), Semenzato, Lanini, Rozzio, Ricci, Cigarini, Alberico, Adopo; espulsi: Rozzio; recuperi: 0’ pt; 6’ st.

 

Spettacolo e goal al Rocchi, dove il match fra Viterbese e Reggiana finisce con un pirotecnico 2 a 2 e con un finale thrilling, dove gli emiliani probabilmente sul legno colpito da Rosafio al 96’ hanno salutato (salvo clamorosi ribaltoni) la promozione diretta in B. Per i granata doppietta di Zamparo, mentre per i laziali in rete vanno Volpicelli e Polidori.

Per i ragazzi di Dal Canto un punto che fa morale e soprattutto smuove leggermente la classifica. La salvezza diretta, a 270’ dal termine del campionato è ampiamente alla portata dei gialloblù, che dopo la gara contro l’Entella riceveranno al Rocchi il Montevarchi in quella che potrebbe essere la finale, prima di chiudere a Carrara. Viterbese che sale a quota 35 in compagnia di Fermana e Pistoiese (gialloblù peggiori delle tre nella classifica avulsa), con Imolese a 31 e Grosseto, fanalino di coda a 30. Olbia e Montevarchi, a oggi salve, sono a quota 38, con il Siena che sale a 39.

Dal Canto è alle prese con l’emergenza a centrocampo, viste le assenze di Megelaitis, Iuliano e Mungo e cambia modulo optando per il 3-4-3.
La Reggiana risponde con il 4-3-3 e con la piena fiducia al tridente composto da Arrighini, Zamparo e Lanini. A centrocampo il faro è Luca Cigarini, classe 1986, con oltre duecento partite in A e con una breve esperienza al Siviglia.

Nonostante gli obiettivi completamente diversi fra le due squadre e la notevole differenza di punti in classifica (42), l’avvio del match è molto equilibrato, con tanti falli (ben 16 nei primi venti minuti) ma senza nessuna emozione. La prima azione degna di cronaca arriva al 37’ e coincide con il vantaggio della Regia. Azione personale di Zamparo sul versante sinistro dell’area di rigore, che supera un avversario e lascia partire un diagonale che beffa Fumagalli, non esente da colpe nella circostanza. La Viterbese? Tanta grinta ma poca concretezza, considerato che il portiere ospite Venturi non subisce nessun tiro nello specchio.

Se la prima frazione aveva regalato praticamente solamente il vantaggio degli emiliani, la ripresa è l’esatto contrario, perché nel giro di tredici minuti si vedono tre reti. Al 47’ clamoroso errore di Contessa che sbaglia il retropassaggio verso Venturi e regala l’assist a Volpicelli, che con un leggero tocco sotto batte l’estremo difensore emiliano. Al 55’ assist perfetto di Cigarini per Zamparo, che scatta sul filo del fuorigioco e davanti a Fumagalli lo trafigge al secondo tentativo. Nemmeno il tempo di esultare che la Viterbese trova nuovamente il pareggio con l’imbucata perfetta di Calcagni per Polidori, con l’attaccante che lascia partire un bolide che si infila sotto la traversa. Ritmi altissimi e gara divertente, con la Reggiana che al 62’ colpisce un palo con una conclusione da fuori area di Lanini, sfiorando il 3 a 2. Nel finale di gara, la Reggiana (rimasta in dieci per l’espulsione di Rozzio) prova ad alzare ancora di più il ritmo alla ricerca della vittoria, ma dopo una protesta per un presunto contatto fra Adopo e Arrighini è nel recupero che sfiora il colpaccio in due occasioni: al 93’ Zamparo da zero metri manda clamorosamente alto, poi al 96’ Rosafio tenta l’eurogol dalla distanza con la palla che si stampa sulla traversa e con Sciaudone che da pochi passi non inquadra lo specchio della porta.

Foto di Massimo Luziatelli

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