La storia solidale di Gianni Legni.“Io amputato alla gamba aiuto i più bisognosi”

“Io amputato alla gamba aiuto i più bisognosi”. E’ la storia di Gianni Legni dell’associazione SuperAbile Viterbo che, al tempo del Covid-19 consegna i pacchi alimentari per la campagna organizzata dall’associazione Semi di Pace.

In sella al suo motorino il 41enne di Tarquinia tre volte alla settimana parte dalla sede del presidente Luca Bondi ed effettua le consegne a domicilio.

“L’ho fatto – dice Gianni – perché in questo momento dobbiamo mettere da parte i personalismi. Occorre avere senso di solidarietà ed aiutare chi davvero sta attraversando un periodo difficile. La crisi occupazione ed economica dovuta al Coronavirus sta facendo male. C’è chi ha perso il lavoro, chi non ha più reddito: chi può deve fare la sua parte. Ed anzi ringrazio sia l’associazione Semi di Pace, sia il presidente Bondi che ovviamente chi a vario titolo ha effettuato donazioni in denaro o donato beni di prima necessità. Questa esperienza mi sta arricchendo molto sotto il profilo umano: mi capita infatti di effettuare le consegna a persone sole, persone anziane, persone non completamente autosufficienti, persone che non hanno nulla da mettere sul tavolo. Essere di sostegno anche per pochi minuti mi rende orgoglioso. Nonostante la menomazione fisica dovuta ad un incidente stradale bisogna essere d’aiuto chi sta attraversando un momento particolare. La consegna più simpatica? Abbiamo contattato telefonicamente una famiglia per avvisarlo che saremmo passati. Prima di agganciare ho scoperto che il pacco andava consegnato ad un anziano di un appartamento al quarto piano che era sprovvisto di ascensore ma l’ho fatto – malgrado la fatica – comunque con il sorriso”.

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