Grande apertura, nello scorso weekend, per Teatri di Pietra, la prestigiosa rassegna multiculturale che sarà ospitata nell’Anfiteatro romano di Sutri fino al prossimo 3 agosto.
In cartellone teatro, musica e danza, in una felice koinè espressiva in cui si incontrano canto vocale, balletto e danza indiana, la commedia, la musica e il teatro danza con la straordinarietà del luogo e del paesaggio.
In scena, nel prossimo fine settimana, le molteplici declinazioni della danza e la tragedia classica.
Venerdì 12 luglio protagonista sarà la danza teatro di “Angeli senza Tempo”, di Mda Produzioni Danza e associazione Domenico Scarlatti
“Nel ‘600 Napoli era la città più grande e popolata d’Europa e “faceva” musica, tanta musica.Tra il Seicento e Settecento la gerarchia sociale poneva i musicisti al livello dei servi, costretti a lavorare per un tozzo di pane….
Questo il contesto da cui si è partiti per la messa in scena di “La fabbrica degli Angeli senza Tempo”.
Ci si è concentrati sul Barocco come tempo storico, come condizione esistenziale di un’ epoca che pone alla base una asimmetria fra tempo del mondo e tempo vissuto, tra il vuoto di prospettiva e l’attesa dell’occasione per il riscatto. …Così Il fenomeno degli “evirati cantori” e tutto il mondo della castratio euphonica, aspetto singolare della scuola operistica napoletana, non può prescindere dalla sua epoca, in cui sacro e profano sconfinano nell’immaginario e curiosità, seduzione, sperimentazione diventano la miscela di una ricerca “vorace” di riscatto.
Il riscatto è il tema di questo danza teatro, attraverso la musica e le visioni dell’ormai vecchio maestro di musica Nicola Antonio Porpora, ennesimo protagonista dei fasti e dell’oblio di un’epoca tanto straordinaria quanto indifferente ai suoi numerosi artefici
Sabato 13 luglio, ribalta per la danza indiana di “Lasya -Il ritmo della preghiera femminile”.
“Lasya” è un termine della danza classica Odissi che indica l’aspetto femminile della performance, caratterizzato da movimenti delicati ed eleganti.
Le caratteristiche principali della danza Lasya includono movimenti fluidi, delicati, eseguiti con precisione e grazia. Le espressioni facciali sono molto importanti, con un’enfasi sull’espressione di emozioni come l’amore, la devozione e la grazia femminile… Questa forma di danza richiede anche una padronanza del ritmo e della musica per creare un’esperienza estetica coinvolgente per gli spettatori.
Gli effetti sulla pubblico della danza Lasya sono spesso di ammirazione, trasporto emotivo e coinvolgimento.
A concludere la programmazione settimanale, domenica 14 luglio, la Bottega del Pane Teatro che porterà in scena l’“Autodifesa di Ismene – elogio della sopravvivenza” di Flavia Gallo.
“Autodifesa di Ismene è una riscrittura del mito, dei luoghi della tragedia classica ….Il sottotitolo dell’opera, Elogio della sopravvivenza, ci dice qualcosa in più. Ismene è la sopravvissuta, colei che si ritrova a vivere a seguito della morte di tutti gli altri e della morte può davvero comprendere la portata insostenibile per chi resta…..
Autodifesa di Ismene mette in scena il tentativo di questa donna minore di trovare il suo posto nel grande affresco delle memorie di Tebe”.
Teatri di Pietra, a cura di Pentagono Produzioni, è diretta dal maestro Aurelio Gatti ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Sutri, il patrocinio del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, la Regione Lazio, la Rete nazionale dei Teatri di Pietra, Fondazione Carivit e la sinergia con Archeoares e Extra Tuscia Experience.
Info e prenotazioni: teatridipietra@gmail.com / WhatsApp 351 907 2781 – FB teatridipietra / teatridipietra.blogspot.it / Biglietteria presso il sito / online www.archeoares.it – www.liveticket.it.