“Rapsodia in blu”, Let’s be good”. Le note splendide, immortali, di George Gershwin si diffondono e si perdono nell’ombra dell’Aula Magna dell’Istituto. E’ il sentimento della musica che va ad abbracciare quello delle decine di ex alunni che si sono dati appuntamento per la ricorrenza del sessantesimo anno di fondazione della scuola. E’ il compleanno dell’istituto Tecnico e Tecnologico “Leonardo da Vinci”. Gherswin è qui, nella sede di via Alessandro Volta a Viterbo, con i suoi bravissimi solisti della Wow Records, a omaggiare un avvenimento che per la città ha il significato un oggettivo passo in avanti sulla strada della tecnologia e, più in generale, della cultura. Una scuola che ha formato semplici operai specializzati, militari e pure eccellenze nei più disparati e importanti settori dell’ingegno. Tra coloro che salgono sul palco per ricordare – anche con un pizzico di commozione – i loro trascorsi di giovani studenti, un ingegnere che ha avuto un ruolo importante nella ricostruzione del Ponte Morandi di Genova, e la testimonianza di chi ha dedicato una parte importante alla poesia. Per dire che il Leonardo non è stato e non è soltanto elettricità, macchine utensili, martelli, che possono non lasciar posto ai sentimenti più intimi, ma è pure intimità personale. Le parole del preside, Luca Damiani, sono un manifesto e una legittima ostentazione di orgoglio: “Offriamo da sempre un sapere circolare, è una offerta culturale a tutto tondo. Certo siamo una signora matura, compiamo i sessanta anni di vita, ma una signora dal fascino immutato. Per coloro che hanno ormai i capelli bianchi e per coloro che magari hanno una chioma ribelle”. La platea offre allo sguardo soprattutto capelli candidi, volti sorridenti dai quali emerge una vaga vena di tristezza. Strette di mano, sorrisi per tanti ex ragazzi, alunni di ieri. In prima fila quelli della “Quinta C” che, sul palco raccontano le loro esperienze di scuola e poi di vita. Apre l’album della scuola: una serie di fotografie che descrive i 60 anni di esistenza dell’istituto. Le prime necessariamente in bianco e nero, le più recenti a colori. Intervengono poi i presidi di ieri, e un altro ex, il vescovo emerito Lino Fumagalli: “Sono contentissimo di essere qui. La scuola è, e sarà sempre maestra di vita”. Gherswin chiude la rassegna artistica “Leonardo 6.0”, che nell’arco dell’ultimo anno ha portato alla ribalta la cultura a tutto tondo: dai dibattiti agli spettacoli di ogni genere. Ma la vita all’istituto tecnico e Tecnologico “Leonardo da Vinci” non si ferma. Tutt’altro. “Abbiamo raggiunto traguardi audaci, ma il futuro è tutto da scrivere”.
ITT Leonardo da Vinci 60 anni: traguardi audaci e un futuro tutto da scrivere
di Luciano Costantini