La sezione “Pasquale Picone” di Viterbo della Società Filosofica Italiana (SFI) propone un’interessante conferenza prevista per mercoledì 14 maggio, alle ore 16.00, presso la Sala delle Assemblee della Fondazione Carivit, in via Cavour, 67, a Viterbo, avente come tema la Controriforma e filosofia. A illustrare l’argomento sarà il prof. Saverio Ricci titolare della cattedra di storia della filosofia all’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, che ha già scritto a più riprese saggi e monografie frutto di studi attenti e molto ben documentati. Un incontro pubblico, aperto anche agli studenti liceali, per riflettere sul rapporto tra fede, censura e libertà di pensiero.
Nel suo libro “Inquisitori, censori, filosofi sullo scenario della Controriforma” approfondisce la storia dell’Inquisizione e del controllo sulla cultura operato dalla Chiesa, spiegando che il Cristianesimo, sin dalle origini, si confrontò con la cultura classica, accogliendo elementi compatibili con il messaggio evangelico e respingendo quelli ritenuti eretici. Ma con l’invenzione della stampa nel XV secolo, la diffusione dei libri aumentò rapidamente, rappresentando per la Chiesa sia un’opportunità per divulgare la dottrina cristiana, sia un rischio per la circolazione di idee contrarie alla fede. Di conseguenza, fu introdotto un rigido controllo editoriale, accentuato con la Riforma protestante, tramite l’imprimatur ecclesiastico.
La storia dell’Inquisizione inizia nel 1542, quando Papa Paolo III istituì con la bolla *Licet ab initio* la Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione, affidandola a sei cardinali guidati da Gian Pietro Carafa. Questa aveva il potere di giudicare eretici e sospetti tali, anche con condanne capitali. Nel 1543, con l’editto *Animadvertentes*, fu affidato all’Inquisizione anche il controllo sugli scritti eretici. Successivamente, da papa Paolo IV, lo stesso Carafa promosse nel 1559 il primo “Indice dei libri proibiti”. L’edizione del 1564 dell’Indice, redatta dopo il Concilio di Trento, fu accompagnata dalla bolla “Dominici gregis custodiae” di Pio IV, che imponeva la censura preventiva per ogni pubblicazione per proteggere la fede. Infine, nel 1571, Pio V creò la “Congregazione dell’Indice” centralizzando il controllo sui libri nelle mani del Papa e dei suoi collaboratori più stretti.
A partire dalla metà del Cinquecento, la realtà culturale nei paesi cattolici fu profondamente influenzata dall’azione dell’Inquisizione, con modalità diverse a seconda del contesto politico. In Spagna, l’Inquisizione era uno strumento del potere monarchico, mentre in Italia operava con maggiore autonomia, spesso al centro di tensioni tra la Curia e i Pontefici, alcuni dei quali furono ex inquisitori. L’Inquisizione italiana mirava a rafforzare l’autorità papale, anche a scapito delle decisioni conciliari. Il Concilio di Trento classificò le opere censurabili in tre categorie, distinguendo tra testi da distruggere, opere interamente condannate e libri anonimi o privi di autorizzazione. In questo contesto, la figura di Giordano Bruno, frate e pensatore eterodosso, fu duramente perseguitata dall’Inquisizione romana fino alla condanna a morte. Questi temi saranno oggetto di approfondimento in un incontro con il prof. Saverio Ricci il 14 maggio.
Saverio Ricci (Avellino, 1960) è uno storico e saggista italiano, vincitore del Premio Viareggio edizione 2019 per la saggistica. Responsabile nel 2001 delle attività dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, in quell’anno diventa titolare della cattedra di storia della filosofia all’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.
Tra le molte opere si ricordano le seguenti:
- Il 1848 a Napoli. I protagonisti, la città, il Parlamento, Napoli, Casa Editrice Fausto Fiorentino, 1994.
- Giordano Bruno nell’Europa del Cinquecento, Roma, Salerno Editrice, 2000.
- Apocalisse e governo universale, Roma, Salerno Editrice, 2018
Si ricorda che la partecipazione alle attività della SFI costituisce aggiornamento per i docenti e per gli studenti riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.
Possibilità di partecipare all’incontro da remoto collegandosi ai seguenti link: primo link (collegamento online dalle 16.00 alle 17.00): https://meet.google.com/xpz-gcej-fpu – secondo link (collegamento online dalle 17.00 alle 18.00): https://meet.google.com/gue-jpxt-bdv