Il menu del Purgatorio con tutti i sapori della Tuscia

Luciano Pasquini

Il primo giorno di Quaresima a Gradoli nel rispetto della secolare tradizione si è consumato questo mercoledi delle Ceneri con il pranzo rigorosamente di magro, con piatti a base di fagioli, luccio, nasello, baccalà e minestra di pesce; il tutto servito dalla fratellanza del purgatorio sulle tavolate  allestite all’interno dei capannoni della cantina oleificio sociale del paese.
250 chili di deliziosi Fagioli del Purgatorio, 600 chili di luccio ed altrettanti di nasello e baccalà, 60 di tinca. Alimenti tutti made in Tuscia, come l’Aleatico doc vino dolce dal colore rosso granato introdotto nei Monti Volsini dagli etruschi; il Fagiolo del Purgatorio, piccoli fagioli bianchi simili ai cannelini dal sapore delicato; la Patata dell’alto viterbese igp caratterizzata da un alto contenuto di amido e ricco di potassio e vitamina C. Accanto all’Aleatico, a Gradoli si produce anche il vino Grechetto, Grappa e un’eccellente olio extravergine d’oliva.
Questi sono una parte dei numeri, di tutto riguardo, del Pranzo in cui bruciano 50 quintali di legna e sfornano pietanze ricche di sapori  cucinate e servite  agli oltre 1.500 commensali che anche in questa edizione 2019 hanno composto l’interminabile tavolata dai componenti dell’omonima #fratellanzadelpurgatorio
Una tradizione che si annovera tra i riti che caratterizzano la Tuscia e che ogni anno mette in fila migliaia di persone per accaparrarsi la prenotazione e sedersi a quella tavola.

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