Il Drappo dei Comuni di Tolfa, vince Manziana con Baronessa della Scuderia Monte Cavallo di Ronciglione

di Cristiana Valalrino

C’è stata tanta Tuscia protagonista nel fine settimana dedicato, dal 5 all’8 settembre, a Tolfa al XII Drappo dei Comuni, corso domenica e vinto da Manziana, altro paese dell’hinterland romano, grazie alla cavalla Baronessa, montata dal fantino Gianluca Cecalone. La splendida mezzosangue appartiene infatti alla scuderia Monte Cavallo di Ronciglione. E il paese viterbese, patria del Palio corso da cavalli scossi, cioè senza fantino, era presente alla gara tolfetana con diversi animali di scuderie locali. Non solo, viterbese è pure Gaia Di Giovanni, da Vejano, la Miss Drappo eletta dalla giuria popolare nella serata del venerdì curata dalla Fidapa.

Accolti dal sindaco padrone di casa, l’infaticabile Luigi Landi (in prima linea durante tutto il lungo week end di festa) gli amministratori degli otto comuni presenti: Oriolo Romano, Vejano, Tolfa, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Civitavecchia, Manziana.

Per Vejano c’era il sindaco. “Una bellissima esperienza anche solo partecipare – ha detto Teresa Pasquali, eletta a maggio scorso e al suo primo Drappo – Una manifestazione che si concilia con lo spirito che muove la lista con cui ho vinto le elezioni “Tradizione, innovazione, territorio”. A Vejano si teneva fin dal ‘400 una corsa di cavalli ma negli ultimi anni questa tradizione si è persa, ora ce la metteremo tutta per riportarla in vita. E prenderemo esempio da Tolfa”. Il sindaco Pasquali è stata molto orgogliosa pure del successo della giovane concittadina nella serata dedicata alla moda e alla bellezza. Gaia Di Giovanni, già protagonista alla finale regionale di Miss Italia a Montalto e arrivata molto in alto alle selezioni per Miss Mondo, ha conquistato i voti del pubblico presente al giardino nella serata curata dalla associazione femminile Fidapa, sezione locale. Gaia è stata una delle 8 ragazze, in rappresentanza dei comuni del Drappo, che hanno sfilato indossando gli splenditi abiti pret a porter, gran sera e sposa dello stilista Renato Savi, che ha boutique e atelier a Civitavecchia. Ma la diciannovenne, fresca di maturità al liceo scientifico Ruffini di Viterbo, già impegnata in diversi shooting, non intende tralasciare gli studi. “Mi iscriverò all’università ad economia – ha detto Gaia Di Giovanni – ma a marzo proverò il test d’ammissione a medicina. Sono entrambi campi che mi piacciono!”.

Anche l’altro amministratore viterbese presente, l’assessore Vittorio Imperatore, di Oriolo Romano, era al suo primo Drappo e ha potuto vedere il cavallo con i colori del suo comune passare per la prima volta il primo turno. Al microfono del presentatore, l’assessore ha invitato tutti i presenti alla festa del fungo porcino che Oriolo accoglierà per i due prossimi week end.

La manifestazione è culminata nella gara fra i cavalli e fantini con i colori degli otto paesi, che si sono affrontati in quattro batterie per arrivare a determinare i finalisti. La finale ha visto sfidarsi sulla pista in terra lungo viale d’Italia Rodrigo Baio, per Santa Marinella, e Baronessa. Cominciata alle 15 con la sfilata dei rappresentanti istituzionali dei comuni, scortati dalla banda con al seguito Miss Drappo (scelta dalla giuria di qualità) Roberta Parigiani, in piedi sul calesse, questa edizione del Drappo si è svolta con la attenta organizzazione di Comune e Pro Loco. La pista è stata allestita alla perfezione, permettendo alla numerosa folla di spettatori di seguire la corsa in sicurezza, ma la scelta vincente novità dell’edizione 2019 è stato il maxischermo che ha permesso a tutti di vedere ogni fase. Sia la partenza a traina, cioè decisa dagli stessi fantini dopo una specie di “balletto” attorno alla linea di partenza, sia soprattutto l’arrivo. Scelta fondamentale per il suggestivo spettacolo offerto e utilissima per dirimere le inevitabili contestazioni, sale di questo tipo di manifestazioni. E che non sono mancate neppure stavolta, nello specifico per la terza batteria. Vinta per un “corto di muso: il muso dell’animale supera di pochi centimetri quello dell’avversario sulla linea d’arrivo. E il fermo immagine ha confermato che il muso arrivato primo era quello di Tourbillon (per Tolfa, della scuderia di Ronciglione Madonna di Loreto) e non quello di Briccona da Clodia (Ladispoli). La prima batteria era stata tutta viterbese: Oriolo Romano con Sempreio ha battuto Vidoc di Vejano, nella seconda Baronessa di Manziana ha superato Shameera per Civitavecchia. Tra Oriolo e Manziana e tra Tolfa e Santa Marinella le semifinali da cui sono usciti i finalisti. A fare la cronaca della gara il veterinario dottor Sandro Mellini, alternatosi al microfono col giornalista Luca Grossi e il vicesindaco Stefania Bentivoglio.

Il lungo pomeriggio ha visto intervalli necessari per far riposare i cavalli che per riscendere in pista devono avere un battito cardiaco regolare, accertato dai veterinari che li visitano al tondino. Momenti utilizzati per la consegna, da parte del sindaco Luigi Landi, di crest del Comune a vari personaggi protagonisti sia della manifestazione che della vita culturale locale.

La giornata di domenica era iniziata al mattino con il palio degli anelli o giostra del saracino, tra le squadre dei sei rioni tolfetani (Poggiarello, Lizzera, Sughera, Cappuccini, Casalaccio, Rocca). A raccontarlo al microfono Romina Mosconi, a vincere il palio il Poggiarello. Dello stesso rione il cavaliere primo assoluto, Moreno Olivetti.

L’intero evento ha visto l’impegno della Pro Loco insieme al personale comunale, soprattutto i vigili urbani, supportati dalla Protezione civile anche del comprensorio e la presenza di carabinieri e polizia. A tutti loro i ringraziamenti del sindaco Landi che ha voluto sottolineare il lavoro fatto dal team Pro Loco del presidente Marcello Chiavoni: Lucia Tagliani, Valentina Mariani, Fausto Fiorucci e Filippo Ceccarelli.

Domenica, in piazza, inoltre c’erano tre stand di aziende agricole della zona per diffondere le eccellenze enogastronomiche del comprensorio.

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