“I tesori di Tutankhamon” proroga mostra fino al 6 gennaio

Quasi 30mila visitatori in tre mesi, con centinaia di studenti ad ammirarla ogni giorno. Oltre a centinaia di richieste di appassionati e turisti da ogni parte d’Italia.

Sono i numeri che hanno “costretto” la Sib (Società italiana di beneficienza) del cavaliere Eugenio Benedetti, con la Fondazione Caffeina Cultura, a chiedere e ottenere – almeno fino al 6 gennaio 2019 – la mostra “I tesori di Tutankhamon”, da settembre scorso esposta a Viterbo.

L’iniziale data di chiusura al 28 ottobre è stata infatti superata dagli eventi.
Gli organizzatori sono riusciti nell’impresa “faraonica” di poter continuare l’esposizione, attraverso un accordo con il Governo egiziano e il Comune di Viterbo.

Grazie alla preziosa collaborazione del sindaco Giovanni Arena è stato possibile trattenere per altri due mesi la mostra in città.
Il Comune ha concesso la disponibilità dei locali adiacenti la chiesa dei Santissimi Giuseppe e Teresa, già sede del Palazzo di giustizia del capoluogo, in piazza Fontana Grande.

E’ qui che dal prossimo novembre saranno spostati gli oltre 250 reperti, scala 1:1, repliche perfette – autorizzate dallo Stato Egiziano – del tesoro e del corredo funerario del Faraone bambino, attualmente esposti al Palazzo dei Papi di Viterbo.

Il prolungamento dell’esposizione era auspicato ma non scontato, viste le numerose richieste pervenute al Ministero egiziano delle Antichità da tutto il mondo (Canada e Svizzera su tutti) per aggiudicarsi, dopo la data Italiana, la mostra di Tutankhamon.

Il prolungamento della mostra di Viterbo, per tutto il periodo delle festività di Natale, fornisce dunque a molti altri italiani la possibilità di immergersi nel mondo dell’antico Egitto, dalle piramidi fino a Tutankhamon.

“Siamo felicissimi di poter annunciare la proroga – dicono Sib e Caffeina – perché di fronte alle numerosissime richieste era per noi un obbligo non deludere quanti ci chiedono di poter venire a Viterbo per poter ammirare i reperti.

Non è stato facile, per questo ringraziamo tutti i nostri partners, come Carramusa Group e Archeoares, oltre alla Curia di Viterbo che ospiterà l’evento fino al 28 ottobre prossimo. Ma ancor di più il nostro plauso va al Governo egiziano e al sindaco di Viterbo, concordi nel credere e lavorare insieme sul prolungamento dell’esposizione. A conferma del rapporto di amicizia e fratellanza che lega da secoli l’Italia e l’Egitto, eredi di due delle più grandi civiltà dell’antichità”.

Giacomo Barelli
Responsabile organizzazione mostra

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