I resti della città Medievale di Leopoli-Cencelle

di Francesca Pontani*

«il tempo, a cui si pensa come a qualcosa che spazza via ogni cosa, per tutta la vita, invece, mette una cosa dietro l’altra, e poi un’altra ancora. E anziché spazzare via, si ostina a trattenere. Nel progredire del tempo, nel trascorrere dei giorni, la vita si accumula. Schegge di luce, carne che siamo» (Controvento, Federico Pace)

I resti della città Medievale di Leopoli-Cencelle si trovano tra Allumiere e Civitavecchia. Cencelle è un borgo che ti appare all’orizzonte, in alto, sulla cima di una collina, nell’aspetto tipico delle città fortificate di epoca medievale: una cinta di mura alternata da torri rettangolari che, in origine, deve avere avuto l’aspetto come quello che ci appare oggi guardando da lontano Monteriggioni (vicino Siena). Il sito archeologico di Cencelle si trova in una vallata (ancora) incontaminata, un’oasi naturale bellissima dove alle spalle si trovano i verdissimi Monti della Tolfa, di fronte c’è il mare perfettamente visibile nelle giornate limpide e poi, proprio di fronte la collina di Cencelle, una “montagna” molto speciale. Si tratta di Ripa Maiale, una falesia di origine vulcanica caratterizzata da grotte naturali e una sorgente di acqua; un luogo talmente favorevole, alla vita, che qui sono state ritrovate tracce di insediamenti sotto-roccia della fine del paleolitico medio e utensili litici, datati tra il 35.000 al 10.000 a.C. (dal musteriano di tipo acheuleano fino all’epigravettiano).

La fondazione: l’altomedioevo
Il Liber Pontificalis nella biografia di Leone IV (847-855) attribuisce alla diretta iniziativa del Papa la fondazione di una nuova civitas a 12 miglia dalla città portuale di Centumcellae (oggi Civitavecchia), con lo scopo di dare ospitalità e sicurezza agli abitanti di Centumcellae che, a seguito delle incursioni dei Saraceni, avevano dovuto lasciare le loro case, non più sicure, e tristemente ormai “vagavano come animali nei boschi e sui monti”.
Allora il Pontefice affida al magister militum Pietro sia l’incarico della costruzione della nuova città sia quello di guidare il popolo nella nuova sede urbana. Il Papa ringrazia il Signore per avere ottenuto la possibilità di fondare la nuova città in un luogo dove la popolazione, ormai salva, potesse vivere con abbondanza di acqua. Lieto di tutto questo il Pontefice fece a piedi, in processione, il giro della città e preghiere consacrò Cencelle alla Trinità. Fu così che in suo onore la nuova civitas fu chiamata Leopoli: era il 15 agosto dell’854.

Prima di Leopoli-Cencelle: gli Etruschi
La collina sulla quale sorge la città di Cencelle non doveva essere stata priva di presenza umana prima dell’arrivo di Papa Leone IV. La ricerca archeologica ha infatti rilevato tracce fin dal periodo etrusco, epoca alla quale appartengono brevi tratti di mura, inglobati nel circuito urbano di Leone IV. A questo ritrovamento vanno associati frammenti ceramici di VI e di V-IV secolo a.C. rinvenuti lungo le pendici della collina su cui sorge la città.
Il reperto più evidente della presenza etrusca è, però, costituito da un sarcofago rinvenuto nel 2013, riutilizzato nella stratigrafia di riempimento di epoca medioevale. Il sarcofago presenta frontalmente un soggetto di un drago marino con il corpo avvolto in spire e coda a ventaglio. Gli aspetti iconografici e stilistici suggeriscono una datazione del sarcofago di Cencelle tra la fine del IV e inizio III secolo a.C.

Dal 1994
L’abitato di Cencelle è dal 1994 oggetto di campagne di scavo archeologiche condotte dalle università di Roma “La Sapienza” e di Chieti “G. D’Annunzio” e, nelle prime campagne, anche da quelle della Tuscia e Paris X – Nanterre.

Per approfondire
https://www.academia.edu/2140449/F.R._Stasolla_Leopoli-Cencelle_il_quartiere_sud-orientale._Archeologia_e_storia_di_una_citt%C3%A0_medievale_Spoleto_2012

https://www.academia.edu/5195157/L._Ermini_Pani_-_F.R._Stasolla_Il_paesaggio_di_una_citt%C3%A0_altomedievale_Leopoli-Cencelle_morfologia_e_analisi_del_territorio_antropizzato_in_STAIM_2_Foggia_-_Monte_S._Angelo_27-28_maggio_2006_Bari_2010_pp._367-375

https://www.academia.edu/33434137/L._DE_LELLIS_La_cinta_muraria_di_Leopoli-Cencelle_alcune_considerazioni_preliminari._Scienze_dell_Antichit%C3%A0_21.1_2015_pp._257-268

Prossimo appuntamento il 6 giugno con Vulci

foto Francesca Pontani

Francesca Pontani* – www.francescapontani.it – Archeologa del comitato scientifico del Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano. Egittologa, conoscitrice di lingue antiche come i geroglifici, la lingua sumerica e accadica, la lingua etrusca, lavora nel mondo del web. Nel blog e sul canale YouTube ArcheoTime sono visibili le sue camminate archeologiche on the road. Innamorata della comunicazione e della scrittura, guida i lettori di TusciaUP nella conoscenza del nostro territorio attraverso Tour di Archeologia in Tuscia.

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