GLI SPECIALI: Italo Moscati ci racconta Eduardo

EDUARDO DE FILIPPO

Un’altra settimana intensa per la cultura a Viterbo. Ancora una volta a fare da ospite a illustri nomi del panorama nazionale è la Biblioteca di Viterbo. Dopo il lunedì dedicato a Giulietta Masina, arrivano altri grandi del cinema e del teatro: Vittorio De Sica ed Eduardo De Filippo. Venerdì 30 una giornata da perdere con il grande Chef Antonello Colonna. Riuscirà a stupirvi con la sua passione per i libri e a descrivervi pentole e fornelli come non li avreste mai immaginati.

MERCOLEDì 28 ITALO MOSCATI: EDUARDO DE FILIPPO 

Italo Moscati Regista e scrittore, sceneggiatore, insegna Storia dei Media e Arti Visive. Per il cinema, ha scritto Il portiere di notte e altri cinque film con Liliana Cavani, e sceneggiature con Luigi Comencini, Silvano Agosti, Giuliano Montaldo e altri. Ha diretto il tv movie Gioco perverso, il serial Stelle in fiamme e film doc tra cui Il sogno del futuro, Le mille e una Venezia, Risvegli d’Italia, La ciociara e le altre, Occhi sgranati, Via Veneto Set, Passioni nere, Il paese mancato, Viziati 1, Viziati 2, Non solo voce- Maria Callas, Luciano Pavarotti, l’ultimo tenore?, Donne & Donne. Tra i suoi ultimi volumi, Gioco perverso. La vera storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, I piccoli Mozart, Sophia Loren, Sergio Leone- Quando il cinema era grande; Le scarpe di Jack Kerouac. Con Ediesse-Eri Pasolini passione, Anna Magnani, Vittorio De Sica. Ha ricevuto prestigiosi premi fra cui il St. Vincent, il Tuscanica, il Biella, il Leone di Pietra e il Cinemadamare. ore 17.30 sala Conferenze Biblioteca Consorziale di Viterbo

Dopo Gomorra, Scampia, ’a monnezza, la terra dei fuochi. Trent’anni fa moriva Eduardo De Filippo, il grande attore, regista, scrittore. Tre decenni in cui non si è spento, e anzi aumenta, il desiderio che Napoli, i dintorni, il Paese, possano vivere giorni diversi. Questo libro ha due obiettivi: presentare nuovi racconti – poco celebrativi, inquieti, provocatori – di persone che lo hanno conosciuto e a partire da essi comporre un ritratto delle trasformazioni che Eduardo aveva intuito e proposto nei suoi lavori, fra teatro, cinema e televisione. «Scavalcamontagne», ovvero artista che rivela di essersi misurato fin da giovanissimo con il pubblico nelle zone lontane. «Cattivo», nel senso di esigente, un forte carattere nei rapporti sulle scene e nella vita. «Genio consapevole», per la sicurezza e misura con cui scriveva e rappresentava le sue idee. Eduardo è stato una sorta di moderno «viaggiatore», originale e spregiudicato, nell’Italia del Novecento, un paese che conosceva spostamenti di milioni di persone dal Sud al Nord e viceversa, incontri e scontri di linguaggi e di convinzioni. Ma anche «sperimentatore» curioso, sensibile ricercatore di nuove competenze tra le arti e la comunicazione, sempre pronto a trasferire nei drammi, commedie, film, pensieri e sentimenti capaci di parlare agli spettatori, nel segno di un’umanissima lezione.

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giovedì 29 gennaio ALBERTO CRESPI

VITTORIO DE SICA; CARA EMI SONO LE 5 DEL MATTINO .

Alberto Crespi è nato a Milano nel 1957. È critico cinematografico dell’Unità, giornale per il quale lavora dal 1978. È uno dei conduttori della trasmissione di Radio3 Hollywood Party, e co-autore e conduttore del programma televisivo di La7 La valigia dei sogni. Dirige il festival “Le vie del cinema” di Narni. Emi de Sica ore 17.30 sala Conferenze Biblioteca Consorziale di Viterbo Un diario di lavoro, uno strepitoso ‘dietro le quinte’ di uno dei più grandi registi del mondo. «Io spero che tu conserverai le mie precedenti lettere in modo ch’io alla fine del film possa avere una specie di diario del film stesso…». È il 29 luglio 1960, il sesto giorno di riprese de La ciociara e Vittorio De Sica scrive una lettera a sua figlia maggiore, come farà quasi ogni giorno fino a film finito. Oggi Emi raccoglie in questo libro il ricco epistolario di suo padre dal set di quattro film: La ciociara (1960), Ieri, oggi, domani (1963), Matrimonio all’italiana (1964), I girasoli (1970). Avremo così il privilegio di conoscere le cronache di lavoro di un maestro del cinema: scopriremo i suoi entusiasmi, i momenti di stanchezza, di insicurezza, i problemi sul set, il suo rapporto con gli attori. Da una giovane Sophia Loren, di cui intuirà pian piano il talento e la disciplina, ai non professionisti ingaggiati sul posto. Scritte in modo personalissimo, ironico, affettuoso, queste lettere permettono di seguire in presa diretta un modo di fare cinema rimasto mitico.

VENERDI 30 GENNAIO

ANTONIO COLONNA   IL PROFUMO 

Antonello Colonna inizia la propria carriera nel mondo culinario nel 1985, anno in cui prende il comando dell’attività familiare, stravolgendone la natura. Oltre al cambio di nome del ristorante, che diventa semplicemente “Antonello Colonna”, a essere modificata è soprattutto la linea gastronomica, che mantiene sì il riferimento alla tradizione romana e più in generale del Lazio, ma al tempo stesso propone un carattere rivoluzionario. La fama di Colonna si diffonde velocemente, arrivando addirittura Oltreoceano. Per esempio, nel 1986 Antonello realizza “The wind of Rome is a friendly wind”, una soirée organizzata dalla National Italian America Foundation che gli procura un successo personale importante. L’anno successivo, Colonna apre a New York “Albero d’oro” (attualmente conosciuto come “Vabene”), ristorante ebraico-romano situato sulla Second Avenue. Cinque anni più tardi, nel 1992, il Culinary Institute of America assegna a Colonna il compito di tenere alcune lezioni relative alla cucina romana; il cuoco laziale nello stesso anno cura l’aspetto gastronomico di eventi come la maratona di New York, il Columbus Day e Time of Italy, ma soprattutto i Campionati del Mondo del 1994. Supervisore di Casa Italia ad Atlanta per la spedizione azzurra dei Giochi Olimpici del 1996, nel 1997 Colonna viene nominato dall’Enit “Ambasciatore della cucina italiana nel mondo.” Dopo aver curato l’apertura del locale “Paper Moon” in Turchia, a Istanbul. Confermato responsabile di Casa Italia anche per le Olimpiadi di Sidney, diventa docente di Management della Ristorazione per la Luiss, mentre la sua popolarità ha ormai raggiunto livelli mondiali. Dall’inizio del nuovo millennio, si dedica sempre più ad attività di marketing, partecipando a eventi mondani e culturali di assoluto prestigio, e contribuendo a diffondere il piacere della gastronomia romana nel mondo, grazie anche al prestigio conferitogli dal Ristorante “Open Colonna”, inaugurato nell’ottobre del 2007 all’ultimo piano del Palazzo delle Esposizioni di Roma.

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