Gabriella Sica, una poesia per la natività: la mia a Viterbo

Pochi conoscono nella sua città natia Gabriella Sica, poetessa scrittrice di respiro nazionale. La poesia “Gabriella”, celebra la sua natività a Viterbo, e mai coincidenza ci è parsa migliore per poterla rappresentare.

Nel giorno ventiquattro di ottobre
nel punto di passaggio dell’anno
dall’estremo tepore al freddo
dal celeste al bruno della terra
è nata Gabriella di Antonio e Felicetta
in una clinica fuori le mura di Viterbo
a Porta Fiorentina
già su un confine di tufo
già di chiaro spirito pellegrino
nella curva della notte
nell’ora che la notte s’apre al giorno.
Felicetta almeno in quel bel giorno
sarà stata felice
Antonio meno senza il maschio
atteso e deluso
femmina è nata e non porta notizia
nell’umido ventiquattro di ottobre.

2016

L’Autrice:

Gabriella Sica, è nata a Viterbo , vive a Roma. Nel 1983, nell’Almanacco dello Specchio Mondadori, ha pubblicato Poesie per le oche, con una prefazione di Giovanni Raboni e di seguito: La famosa vita (Quaderni di Prato pagano, 1986, Premio Brutium-Poesia), Vicolo del Bologna (Pegaso, 1992), Poesie bambine (La Vita Felice, 1997), Poesie familiari (Fazi, 2001, Premio Camaiore), Le lacrime delle cose (Moretti & Vitali, 2009). Ha curato l’antologia La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana (Marsilio, 1995). Nel 1996 ha pubblicato, presso Pratiche, Scrivere in versi Metrica e poesia, un libro sulla tradizione poetica italiana. Presso Marsilio un libro di prose saggistiche dal titolo Sia dato credito all’invisibile (2000). Ha inoltre pubblicato due racconti lunghi: Scuola di ballo (Rotundo, 1988, Premio Lerici- Golfo dei poeti), È nato un bimbo (Oscar Mondadori, 1990) e Emily e le altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson (Cooper, 2010). Ha realizzato per la RAI, tra il 1998 e il 1999, sei video film ancora sui grandi poeti del Novecento: Ungaretti, Saba, Montale, Pasolini, Penna e Caproni. Nel 1980, ha fondato e diretto fino al 1987 la rivista “Prato pagano”, attorno alla quale si riunivano poeti e scrittori di una nuova generazione. Dopo quasi dieci anni torna a proporre un suo libro di versi Gabriella Sica, pubblicando per Interno Poesia un toccante “Tu io e Montale a cena”. Si tratta di una cinquantina scarsa di liriche, più due brevi testi in prosa, ben centrati sulla figura dell’inimitabile Valentino Zeichen. Il 27 novembre è stato presentato alla Biblioteca Consorziale Di Viterbo nel ciclo di appuntamenti “Elogio della poesia”.

www.gabriellasica.com

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI