Freud, amore, dolore, felicità: libere associazioni in musica

Martedì 14 giugno alle ore 18, a Viterbo, presso il Caffè Letterario, in via Garbini 59, Simonetta Chiaretti (voce) e Massimo Pasquini (chitarra) saranno impegnati in libere associazioni in musica, un’estemporanea performance ispirata ai temi fondamentali della riflessione freudiana: l’amore, la morte, il dolore, la felicità, l’illusione.
L’occasione è offerta dalla presentazione del nuovo libro di Luciano Dottarelli, Freud. Un filosofo dietro al divano, organizzato dall’Associazione Tuscia Events e da Annulli Editori. Dopo il successo editoriale di Musonio l’Etrusco. La filosofia come scienza di vita – che il 22 giugno verrà presentato anche a Roma presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana TRECCANI – la collaborazione tra Luciano Dottarelli e la Annulli Editori si consolida con questo originale lavoro su Freud e la psicoanalisi, in cui la figura e l’opera di uno dei protagonisti della cultura del Novecento sono ricostruite dal punto di vista del suo ambivalente rapporto con la tradizione della filosofia come “cura dell’anima”.
«In effetti – come recita la presentazione editoriale del libro – con la psicoanalisi di Freud sembra davvero realizzarsi una delle aspirazioni più antiche della filosofia: quella di ricercare e mettere a disposizione degli uomini un’ efficace medicina per guarire i mali dell’esistenza e per raggiungere la felicità possibile.
Il libro evidenzia come il rapporto di Freud con la filosofia si sia sempre nutrito di una profonda ambivalenza: da un lato la confessione di un’ irresistibile attrazione; dall’altro quasi la necessità di rassicurare se stesso e gli altri su una propria «incapacità costituzionale» alla pura speculazione e sulla sua ferma volontà di sottrarsi – proprio lui, formidabile affabulatore – al fascino delle narrazioni filosofiche.
Eppure, ad oggi, la creatura intellettuale di Freud, in attesa degli sviluppi di alcune sue intuizioni che sembrano promettere le neuroscienze, appare sempre più destinata a trovare riparo e conforto nel grembo ampio e inclusivo della filosofia.
Il libro intende anche mostrare come la responsabilità di quella che T.S. Szasz definisce la “palude medica” nella quale è oggi impantanata la cura dell’anima sia, in realtà, solo in parte attribuibile a Freud e al suo assillo di guadagnare una legittimazione scientifica alla psicoanalisi. Nell’opera del fondatore, molto più che nella successiva scolastica psicoanalitica, si possono anzi trovare gli antidoti alla medicalizzazione cui la pratica della cura dell’anima è andata incontro, soprattutto negli ultimi decenni».
Nel lavoro di Luciano Dottarelli non mancano poi cenni, che saranno ulteriormente valorizzati nel corso della presentazione, al rapporto di Sigmund Freud con l’Italia, Orvieto, la Tuscia (ad es. l’ episodio della dimenticanza del nome di Luca Signorelli, autore del Giudizio universale nel Duomo di Orvieto o la sua nevrotica incapacità di raggiungere Roma, fermandosi all’altezza del lago di Bolsena nel viaggio del 1897).
A parlare di Freud, l’arte, la filosofia e la psicoanalisi, insieme con l’autore, ci saranno Samuel Montealegre, artista e teorico dell’arte, e Aurelio Rizzacasa, già ordinario di Filosofia morale all’Università di Perugia.

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