Festival della Tuscia, tra gli appuntamenti il recital della pianista Beatrice Rana, il concerto del Tallis Scholars diretti da Peter Phillips

festival della Tuscia apertura a palazzo bugiotti
“Una corsa nel tempo e con il tempo” l’ha definito Vittorio Sgarbi, ideatore della rassegna. Un viaggio “non solo per le splendide valli del viterbese, ma anche nel Tempo” gli ha fatto eco il direttore artistico Massimo Spada.
Il Festival della Tuscia, edizione 2024, nato da un’idea dell’assessore alla Bellezza e ai Monumenti del Comune di Viterbo Vittorio Sgarbi  presentato ufficialmente lo scorso 16 settembre , nella sala consiliare di Palazzo dei Priori alla presenza di:
Alessandro Romoli, presidente della Provincia
Massimo Spada, pianista – direttore artistico Festival della Tuscia.
e alcuni  sindaci dei comuni che ospiteranno gli eventi (Bolsena, Ischia di Castro, Caprarola, Vignanello, Vallerano).
Dodici le  tappe : il Festival toccherà luoghi quali palazzo Ruspoli e Vignanello, la rinomata bellezza  del Santuario della Madonna del Ruscello a Vallerano, gioiello architettonico del XVII secolo che il mondo c’invidia. la Sala Anselmi a palazzo Gentili,  la sala Regia a palazzo dei Priori, Tuscia Terme e e come location d’esordio  il teatro dell’Unione. Tutti gli appuntamenti saranno free.
Si parte sabato 21 settembre con un doppio debutto, alle 18,30 a palazzo Brugiotti a Viterbo e alle 20,30 alla basilica di Santa Maria della Quercia. Si chiude il 6 ottobre a Tuscia Terme  con  la conferenza a cura di Vittorio Sgarbi. Attesi Fabio Canessa e Serena Dandini, che con la Tuscia ha legami antichi.

Il programma 

La rassegna si apre sabato 21 settembre a Viterbo, dove a Palazzo Brugiotti alle ore 18.00, il musicologo e giornalista Sandro Cappelletto sarà  in conversazione con Valerio Sebastiani, protagonista di una riflessione sul “tempo nella musica”, un tema che ha influenzato la composizione e l’interpretazione musicale attraverso i secoli.

Alle 20.30, presso la Basilica di S. Maria della Quercia – costruita nel XV secolo e famosa per i suoi affreschi e il suo soffitto ligneo, tra i santuari mariani più importanti delle cristianità – l’attesissimo concerto del Tallis Scholars diretti dal suo fondatore Peter Phillips. L’ensemble britannico, che vanta oltre cinquanta iconiche incisioni discografiche e che lo scorso anno ha festeggiato metà secolo di attività concertistica, affronta un programma di musica sacra che include opere come il Miserere di Gregorio Allegri e la Messa a quattro voci da cappella di Monteverdi, oltre a brani di Marc’Antonio Ingegneri, Antonio Lotti e Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Domenica 22 settembre alle 20.30, sempre a Viterbo presso la Sala Regia, nota per gli affreschi che celebrano la storia della stessa città, un trio composto eccezionalmente per il Festival – il violoncellista Ettore Pagano, tra i volti più interessanti della scena contemporanea, insieme alla violinista Giulia Rimonda e al pianista Massimo Spada, raffinato esecutore, docente e Direttore Artistico della rassegna – esegue la Sonata in si minore di Respighi e il Trio in la minore Op. 50 di Čajkovskij, composto in memoria del caro amico Nikolai Rubinstein.

Il 23 settembre alla Rocca Monaldeschi (ore 20.30), a Bolsena, dove il Quartetto Klem esegue il Quartetto d’archi n. 4 di Beethoven, il Quartetto n. 1 ‘Sonata a Kreutzer’ di Janáček, ispirato alla novella di Tolstoj, e il Quartetto n. 3 del compositore russo Alfred Schnittke.

Mercoledì 25 settembre ore 20.30 a  Vignanello a Palazzo Ruspoli, l’appuntamento è con il recital del pianista Alexander Malofeev, giovane prodigio e già vincitore del premio per giovani musicisti al Concorso Čajkovskij, che affronta un imperdibile programma lirico e virtuoso: Drei Klavierstücke D 946 di Franz Schubert, l’Andante spianato e Grande Polonaise brillante Op. 22 di Chopin e la Fantasie Op. 28 di Skrjabin.

Filippo Gorini, pianista italiano, imposto all’attenzione internazionale vincendo il prestigioso Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, in trio con Andrea Cicalese (violino) e Maria Elisa Aricò (corno) il  26 settembre (ore 20.30) nel magnifico Palazzo Farnese di Caprarola, il concerto interamente dedicato a Johannes Brahms, con la Sonata n. 3 per violino e pianoforte in Re minore Op. 108 e il Trio per violino, corno e pianoforte in Mi bemolle maggiore Op. 40.

Venerdi 27 settembre presso l’Abbazia di S. Martino al Cimino esalterà i suoni caleidoscopici della flautista olandese Lucie Horsch, acclamata a livello internazionale per la sua straordinaria abilità nell’interpretare il repertorio barocco. Vincitrice numerosi premi, tra cui l’Edison Klassiek Award e nominata Artista Classico dell’Anno ai Classic BRIT Awards. Il programma, eseguito insieme al Quartetto Vanvitelli, esplora il ricco repertorio barocco con brani di Dario Castello, Nicolas Chédeville, Andrea Falconieri, G.P Telemann, Jacob van Eyck, Giovanni B. Buonamente, Tarquinio Merula e Vivaldi.

Tra gli eventi di rilievo, sicuramente va citato quello del 28 settembre al Teatro dell’Unione di Viterbo uno dei più antichi teatri della Tuscia (1844), con il recital della pianista Beatrice Rana – tra i nomi italiani più riconosciuti nel mondo – che include opere di straordinaria bellezza come le Romanze senza parole di Felix Mendelssohn, la Sonata n. 2 Op. 2 di Brahms, e due capolavori cameristi di Ravel come Gaspard de la nuit e La Valse.

SPETTACOLO NNULLATO.Il 29 settembre (ore 18.30) a Viterbo presso il Palazzo della Provincia arriva il Sestetto Stradivari, rinomato ensemble internazionale composto da prime parti e membri dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, esegue due opere dei grandi maestri del repertorio: il Sestetto per archi in La maggiore Op. 48 di Dvořák e il Sestetto n. 1 Op. 18 di Brahms.Potrebbe essere un'immagine raffigurante 6 persone, violino, clarinetto e testo

Domenica 3 ottobre a Vallerano, il Santuario della Madonna del Ruscello, un vero gioiello architettonico del XVII secolo, ospita il recital di Stephen Waarts, violinista americano noto a livello internazionale per sua straordinaria maturità musicale e la profondità esecutiva, vincitore del Concorso Menuhin nel 2014, ospite regolare delle principali orchestre del mondo. Il programma prevede la Partita n. 2 in re minore BWV 1004” di Johann Sebastian Bach, con la celebre Ciaccona, insieme alla Passacaglia di Heinrich Ignaz Franz Biber e alla Sonata per violino solo SZ.117 BB 124” di Béla Bartók.

Il Festival, come ogni anno, accoglie anche voci del pensiero e della critica e dopo quella di Cappelletto, il 5 ottobre (ore 18.00) nel Foyer del Teatro dell’Unione di Viterbo, la scrittrice e conduttrice Serena Dandini converserà con Fabio Canessa, che offrirà una riflessione sul suo libro “La vendetta delle muse”.

L’ultima giornata della rassegna, il 6 ottobre, si apre alle 12.00 a Tuscia Terme di Viterbo con “Gli invisibili”, la conferenza a cura di Vittorio Sgarbi che in conversazione con Fabio Canessa dedicherà  alle figure artistiche poco conosciute dal grande pubblico ma di grande rilevanza storica un approfondimento. Alle 18.30 presso l’imponente fortezza medievale Rocca Farnese di Ischia di Castro, il duo composto da Erica Piccotti(violoncello) e Gian Marco Ciampa (chitarra classica) esegue un programma ritmico e passionale che include brani di Astor Piazzolla (tra cui Adios nonino“, Invierno porteñoOblivion e Escualo), Isaac Albéniz (Mallorca Op. 202), Manuel De Falla (Asturiana e El Paño Moruno) e Enrique Granados (Danza Española ‘Andaluza’ Op. 37 n. 5).

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