Faggeta di Soriano, l’iter per il riconoscimento Unesco

Riceviamo e pubblichiamo:
Prosegue, a passo spedito, il processo di realizzazione della rete europea delle foreste vetuste di faggio come patrimonio naturale dell’umanità “Beech Forests – Joint Heritage of Europe”, dopo la sottoscrizione a Parigi da parte di tutti gli ambasciatori Unesco in rappresentanza degli stati membri.
Tra i dieci siti con cui l’Italia partecipa per una superficie di 2.127 ettari e caratteristiche di eccezionale valore universale, c’è anche la faggeta del Monte Cimino.
L’International Accademy of Nature Conservation of Vilm con sede in Germania, ha già avviato nel 2012 il procedimento per la realizzazione di una rete di faggete vetuste europee da candidare a Patrimonio Naturale dell’Umanità e attualmente, soprattutto grazie al lavoro dei ricercatori e docenti del dipartimento Dafne dell’Università della Tuscia, la candidatura di Soriano per l’ambito riconoscimento procede dritta all’obiettivo.
La faggeta,nei prossimi mesi, sarà oggetto di valutazione da parte di esperti internazionali dell’IUCN (Unione Internazione per la Conservazione della Natura) e quindi, a maggio-giugno del 2017, si potrebbe essere in dirittura d’arrivo.
Del resto i boschi con i faggi di 300 anni sono un vero e proprio scrigno di biodiversità e la Faggeta di Soriano, in particolare, presenta le caratteristiche ideali per essere inserita in questo progetto poiché da decenni nel bosco si sussegue un ciclo naturale grazie al quale numerose specie di animali e piante vivono sulla necromassa nei vari stadi di decomposizione degli alberi monumentali. I faggi di 50 metri e con oltre 200 anni di età muoiono in questo bosco principalmente per schianti da vento forte, ma nelle radure che si creano, nuove generazioni di faggi sono subito pronte ad approfittare dello spazio lasciato libero.
Si tratta, in sostanza, di un bosco dalle caratteristiche uniche che dimostra come la conservazione della natura può avvenire anche perchè fortemente voluta dalla popolazione di un luogo.
Finora il riconoscimento è stato attribuito solo alle faggete vetuste ucraine, slovacche e tedesche.
Adesso si sta cercando di coinvolgere anche i paesi dell’Europa centro-meridionale con l’obiettivo finale di proteggere e trasmettere alle generazioni future un tale patrimonio naturale unico in tutto il mondo.
Ciò sarà reso possibile grazie ad una rete di faggete vetuste a scala europea che si estenderà dalla Svezia all’Italia fino alla Spagna e all’Ucraina.
Dal canto suo l’amministrazione comunale di Soriano si è impegnata nell’opera di tutela e valorizzazione del bosco vetusto per garantire lo stato di conservazione alle generazioni future ed inoltre ha sottoscritto, con gli altri enti e autorità coinvolte un accordo di collaborazione che proseguirà fino al termine del processo di candidatura.

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