Guido Fabiani: l’Agricoltura non è un settore marginale

Ogni presentazione di un libro è un’occasione preziosa. Per conoscere nuovi punti di vista, per confrontarsi e capire come nel caso del nuovo libro del professore emerito Guido Fabiani ” Agricoltura- Mondo La storia contemporanea e gli scenari futuri”
presentato giovedi 10 novembre presso l’aula Magna dell’università di Viterbo.

Un’occasione resa ad un territorio che della vocazione agricola ha fatto la propria bandiera.

Il viaggio di Guido Fabiani nell’agricoltura mondiale abbraccia tutto il Novecento, fino a oggi.

Si parte dalla rivoluzione avvenuta nei sistemi economici avanzati in seguito alla Grande crisi del 1929 e quindi alle diverse forme di intervento statale – il New Deal negli Usa, la collettivizzazione in Urss e l’autarchia agricola in Italia –, per passare alla fase segnata dall’egemonia statunitense e poi, con l’affermarsi dei paesi dell’Unione europea, alla costituzione dei due più forti sistemi agro-alimentari al mondo, che hanno dominato la scena per alcuni decenni.

Fino ad arrivare ai ai giorni nostri con l’avvento sullo scenario economico a seguito della globalizzazione dei paesi emergenti, denominati BRICS che stanno separando lo scenario economico mondiale, dal quale nasce la necessità di un organismo sovranazionale che in qualche modo metta il freno a una competizione senza regole. Sentir dire dal professore Fabiani che il comparto agricolo non è un settore marginale, definizione che come un mantra abbiamo sentito ripetere fino alla noia, ha rotto sicuramente un tabù.

Il settore Agricolo con l’agroindustria è la punta di diamante in ogni società avanzata tale da garantire a chi lo detiene un potere contrattuale in qualsiasi trattato internazionale. Peccato che il pubblico presente all’incontro era composto in gran parte da docenti ed allievi dell’Università, mancavano quegli attori politici e sindacali della comunità Viterbese. Una occasione persa.

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