12.4 C
Viterbo
venerdì, dicembre 19, 2025
IMG_1087

“Spezzacatene-Una storia di brigantaggio”, presentazione del fotoromanzo realizzato dai detenuti della Casa di Reclusione di Orvieto, curato da Manuela Cannone e Ludovica Andò

Lunedì 15 dicembre, alle ore 11.00, l’Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ospita la presentazione di “Spezzacatene – Una storia di brigantaggio”, fotoromanzo a cura di Manuela Cannone e Ludovica Andò, da un’idea di Paolo Maddonni.

Fotografie e testi realizzati dai detenuti della Casa di Reclusione di Orvieto.

spezzacatene_pag copia

La Casa di Reclusione di Orvieto, in collaborazione con la Caritas diocesana di Orvieto–Todi e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, presenta questo volume, frutto di un laboratorio di riflessione personale e sociale all’interno dell’istituto penitenziario. Attraverso strumenti narrativi, teatrali e fotografici, i partecipanti hanno potuto interrogarsi su temi quali responsabilità, scelte, libertà e possibilità di cambiamento.
Il fotoromanzo prende spunto dal fenomeno storico del brigantaggio italiano, ancora oggi
oggetto di studio e dibattito. I detenuti hanno sviluppato personaggi, dialoghi e scene,
immedesimandosi in figure sospese tra ribellione, necessità, conflitto morale e desiderio di
riscatto. Attraverso la creazione dei loro “briganti”, hanno potuto ripercorrere dinamiche
umane che superano il tempo, rispecchiando fragilità, contraddizioni e potenzialità di
ciascuno.

Il percorso ha unito drammaturgia, improvvisazione e fotografia, permettendo a partecipanti di costruire uno sguardo nuovo su se stessi e sulle proprie scelte. Le fotografie, tutte realizzate dai detenuti, sono il risultato di un lavoro accurato sulla luce, sulle pose e sulle atmosfere, svolto anche grazie alla collaborazione della Polizia Penitenziaria, che ha messo a disposizione spazi interni dell’istituto, compreso un suggestivo locale sotterraneo recentemente recuperato.

“Spezzacatene” rappresenta non solo un prodotto artistico, ma un esercizio di consapevolezza, un laboratorio di fiducia reciproca e un’occasione di crescita.
Attraverso l’arte, i detenuti hanno potuto riscoprirsi capaci di creare, immaginare e dare
voce a storie che, pur lontane nel tempo, parlano anche del presente.
Come sottolineano le curatrici, l’arte in carcere assume il valore di una possibilità: permette di cambiare punto di vista, far emergere la parte luminosa, riconoscere nuovi spazi di ripartenza.

Il progetto è stato realizzato con il patrocinio e il sostegno della Caritas diocesana di Orvieto–Todi, da sempre impegnata in percorsi di accompagnamento e responsabilizzazione all’interno della Casa di Reclusione.
Fondamentale il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, che ha
sostenuto la pubblicazione del fotoromanzo.
La Direzione dell’istituto penitenziario, guidata dalla dott.ssa Annunziata Passannante,
insieme ai Comandanti di reparto dott. Enrico Gregori e dott. Luigi Bove, ha sostenuto con
convinzione l’iniziativa, resa possibile grazie all’autorizzazione del Provveditorato Regionale
dell’Amministrazione Penitenziaria Toscana–Umbria e dell’Ufficio Stampa del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
La pubblicazione è edita dalla Casa Editrice Sette Città, con progetto grafico di Stefano Frateiacci.

Ingresso libero.

COMMENTA SU FACEBOOK

Data

15 Dic 2025

Ora

11:00 - 18:00

Luogo

Orvieto
Categoria