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venerdì, maggio 3, 2024
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Colonialismo italiano, se ne parla a Capranica con il giornalista Alberto Alpozzi

Si svolgerà venerdì 26 aprile alle ore 18.00, presso il centro civico Piersanti Mattarella, in via De Gasperi, a Capranica, la presentazione di due libri che sfatano le bugie sul colonialismo italiano.

Sarà presente il giornalista e saggista Alberto Alpozzi, autore di due testi fondamentali per questa opera di revisione della presenza italiana in Africa: “Dubat, gli arditi somali all’alba dell’impero fascista” e il secondo volume di “Bugie Coloniali”.

L’ingresso è libero.

Alpozzi ha dichiarato: “I fatti presentati nei miei testi non sono mai apparsi come argomenti di discussione nell’ambito delle pubblicazioni di storia coloniale, nemmeno per essere confutati, così da scongiurare la minaccia che i documenti possano dimostrare lo sviluppo realizzato dagli italiani nelle colonie. Le eccellenze sono state bandite da un conformismo settario e militante che ha negato chiunque abbia segnato la storia con grandi opere, riforme e progresso per creare l’unica nazione al mondo che si compiace del riconoscimento dei propri errori e guarda con angoscia al proprio passato”.

Con l’ultimo volume della trilogia “Bugie Coloniali”, Alpozzi porta alla luce una parte di quanto è stato omesso nella maggior parte delle pubblicazioni di settore. Gli italiani realizzarono migliaia di chilometri di strade e ferrovie per creare commerci, agricoltura moderna, bonifiche e deserti resi fertili, nuove e moderne città.

Conclude Alpozzi: “L’approfondita indagine negli archivi fornisce nuovi elementi di analisi e spunti di riflessione per completare un quadro storico ancora molto controverso.”

Da notare che l’AFIS, l’Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia, vide la nostra Nazione, ex paese colonizzatore uscito sconfitto dalla seconda guerra mondiale, ricevere in amministrazione una sua ex colonia a seguito del mandato delle Nazioni Unite, su richiesta della popolazione somala. Fu un caso unico che chiarisce il rapporto di rispetto e amicizia che c’era fra i due popoli.

“A quella missione – commenta Francesco Virgili, consigliere comunale e organizzatore della conferenza – dal 1950 al 1954 partecipò anche un giovane Ufficiale dei Granatieri, Gianfranco Chiti, che nei decenni successivi svolse il suo servizio militare a Viterbo, dove giunse a comandare la Scuola Allievi Sottufficiali. Una volta in congedo, prese i voti e divenne frate cappuccino. Recentemente la Chiesa Cattolica lo ha riconosciuto Venerabile Servo di Dio”.

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Data

26 Apr 2024

Ora

18:00

Luogo

Capranica
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