Catia Santoni e Edvige Marotta presentano “Viterbium-Ti ascolto”
Si terrà il 12 giugno alle ore 18.00 presso la ex chiesa degli Almadiani a Viterbo, la presentazione del libro “Viterbium – ti ascolto” di Chiara Guidarini e Catia Santoni, Linee Infinite edizioni.
La struttura ospiterà l’evento “10 ragazze + 3” promosso da Giulio della Rocca di Tuscia in Fiore e da Laura Principi, professoressa di Storia dell’arte e direttrice artistica della Via degli Artisti, associazione che si occupa di promuovere e divulgare l’arte nella Tuscia.
Saranno due viterbesi D.O.C. a parlare di Viterbium, il libro che Catia Santoni ha scritto a quattro mani con l’amica emiliana Chiara Guidarini: la Santoni stessa ed Edvige Marotta, classe 1977, originaria di Roma, poi trasferita a Viterbo. Laureata in scienze biologiche, portiere della ViterSport, squadra di Hockey in carrozzina, è amante della lettura, del mare e della natura in generale. Scrive poesie quando ha l’ispirazione giusta, guidata dalle emozioni del momento e dalla connessione col suo cuore. Ultimamente si sta cimentando nell’arte della pittura.
Catia Santoni è responsabile amministrativa di un’azienda di pulizie. Amante dei gatti, dei libri e dell’arte, è l’organizzatrice dell’evento “arte e cultura nella città del conclave” che ad agosto portò al Palazzo Papale di Viterbo ogni forma d’arte.
Non potrà esserci Chiara Guidarini, che si reputa solo “scribacchina di una storia che in realtà si è palesata a Catia, e da Catia è filtrata attraverso di me”. Autrice emiliana, ha all’attivo quasi venti pubblicazioni.
Tanti tipi di arte raggruppati in un pomeriggio all’insegna della cultura e delle donne, in una mostra collettiva al femminile che riunisce artiste di vario calibro.
Il libro:
Viterbium – ti ascolto
Di Chiara Guidarini e Catia Santoni – linee infinite edizioni
Viterbium, 1271.
Il conclave più lungo della storia.
Una donna e il suo bambino.
Un uomo di ritorno dalla crociata.
Sarà un’improvvisa malattia della madre a costringere la giovane Selesia a rientrare a Viterbium, città che l’ha condannata e bandita poiché ritenuta strega, e sarà l’amore incondizionato per il figlio Loysio a convincerla a rimanere, e a riprendere a curare le persone tramite le sue arti officinali. Ma il passato bussa alla porta sotto forma di nemici giurati e insidiosi: Nicodemo Bisenzi, il nobile che in passato aveva decretato la sua espulsione ed Eudorico di Ferentum, cavaliere crociato di ritorno da Gerusalemme. Intrighi, voti, tradimenti, in un affresco storico di ampio respiro, nei giorni che precedono il termine del più lungo conclave della storia avvenuto nel Palazzo Papale, che diventò il simbolo della città di Viterbium
