Dalla necropoli ceretana di Greppe Sant’Angelo, le statue provenienti dalla Tomba del Charu

Questo complesso monumentale fu rinvenuto durante gli scavi del 1974 quando si riportò alla luce un’ampia corte quadrangolare delimitata, su tre lati, da muri in blocchi tufacei squadrati e, sul quarto, da una parete nella quale si aprono, ai lati della scala coperta in blocchi aggettanti, due finte porte in peperino che danno accesso a due camere sepolcrali, quella di sinistra, con un grandioso soffitto dalla volta a blocchi. La volta, datata certamente al IV sec. a.C. per l’associazione con ceramiche sovraddipinte e piattelli del gruppo “Genucilia”, risulterebbe così essere tra le più antiche strutture di copertura a conci radiali in Italia centrale. Enorme la qualità del materiale architettonico e scultoreo recuperato. Una statua di Charun (dio infero etrusco) in nenfro, leoni in nenfro, due sfingi in travertino, blocchi di macco con rilievi zoomorfi, cippi funerari inscritti. La grandiosa tipologia monumentale cerite, espressa nella necropoli di Greppe Sant’Angelo, richiama paralleli in ambiente macedone, confermati da una importantissima scoperta archeologica avvenuta nel 2014 nella città di Amphipolis: un grandioso tumulo identificato come la sepoltura di un personaggio di spicco dell’aristocrazia macedone che presenta le stesse porte affacciate sull’oscuro mondo dell’Ade, gli stessi leoni e le stesse sfingi. Il complesso di Greppe Sant’Angelo è un unicum in Italia e, nel suo rapporto con la facciata della tomba di Amphipolis, apre scenari inediti sulla nostra visione dell’Etruria di IV secolo a.C

.http://www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it%2F230%2Fmuseo-nazionale-archeologico-cerite-e-necropoli-della-banditaccia

Fonte:Museo Archeologico di Cerveteri

iNFO: tel.06 994 1354
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