Un documento di nove pagine, disseminato di paragrafi. La storia di “Viterbo 2023” è contenuta in una cartella presentata in mattinata nella sala d’Ercole, palazzo dei Priori, dalla sindaca Chiara Frontini, con giunta al completo e numerosi consiglieri di maggioranza alle spalle. Un rendiconto, spiegato nei dettagli dai responsabili degli assessorati e corredato da considerazioni della prima cittadina, su quanto fatto dall’amministrazione nell’anno solare ormai al tramonto e, soprattutto, sul programma che intende perseguire nel 2024. Con una precisazione di Emanuele Aronne, responsabile degli “Spazi urbani e dello Sport”: “Siamo ancora nella fase di pianificazione. Io voglio dare una risposta finita, non mi piace anticipare i tempi. Sì, siamo soltanto all’inizio di un percorso per il quale sto sacrificando la mia vita. Certo abbiamo appaltato il 100 per cento dei cantieri che avevamo progettato. Ed è un dato mostruoso. La vera conferenza stampa di fine anno sarà quella del prossimo dicembre”. Si è allineato anche il vice sindaco e assessore alla Cultura, Alfonso Antoniozzi. “Oggi abbiamo un teatro, se è il teatro che funziona come vorrei, dovremo aspettare. Certe cose si vedranno nel tempo”. L’elenco delle iniziative (fatte e da fare) è stato illustrato dagli assessori competenti. “Non più di sette minuti” – prescrizione della sindaca – a diposizione per ciascuno anche se i tempi sono stati quasi sempre sforati. Diamo sommariamente, per evidenti necessità, una sintesi. Elena Angiani (Politiche economiche e patrimonio): modifica al regolamento Tari, ripatrimonializzazione della Francigena, acquisizione del palazzetto di piazza Dante sequestrato alla criminalità, corso per volontari civici del benessere animale, acquisto di nuovi box per il canile municipale. Stefano Floris (Lavori pubblici e termalismo): pavimentazione di molti dei 400 chilometri di strade cittadine, recupero di alcune sedi scolastiche, del lavatoio di via Signorelli, del museo dei Portici, manutenzione del verde pubblico. Patrizia Notaristefano (Politiche sociali): attivazione di 2 alloggi per disabili, recupero delle eccedenze alimentari, bando contributi per affitti, tavolo operativo sulla violenza di genere. Katia Scardozzi (Servizi al cittadino e decentramento): nuove assunzioni e corsi di formazione, nuovi uffici Anagrafe a via Garbini con riduzione del 90% dei tempi di attesa. Istituzione del “Pronto città”, una sorta di telefono amico per rispondere alle esigenze della collettività. Silvio Franco (Sviluppo economico e turismo): valorizzazione del turismo e dell’agroalimentare , acquisizione del marchio San Pellegrino, censimento delle Botteghe Storiche, mercatino Bio, riconoscimento come Comune Plastic Free. Emanuele Aronne (Spazi Urbani e sport): recupero del centro storico, codice etico, appalti Pnrr per diverse scuole, parcheggi, palazzetto dello Sport, campo di rugby, di baseball, recupero del cinema Genio, stadio Rocchi (“Presto i lavori per un impianto da 10.000 posti che era e resterà casa del calcio, ma anche patrimonio della città”). Alfonso Antoniozzi (Cultura ed educazione): riapertura del ridotto dell’Unione, festival del teatro Amatoriale, Ombre festival, progetto Colora Viterbo per gli alunni delle primarie, più fondi alle feste patronali. Ha chiuso la sindaca Frontini: “Un lavoro iniziato da poco più di un anno accompagnato da una sola parola di sei lettere per tutti: grazie”.
Il bilancio di fine anno della giunta Frontini. Aronne: “Avanti tutti i progetti, per il Rocchi un impianto da 10.000 posti, resterà la casa del calcio”
di Luciano Costantini