Civita Castellana più “green”: assegnati 40 orti urbani

Orti urbani

Civita Castellana più “green”: assegnati 40 orti urbani

Si è svolto nella mattinata del 25 ottobre, presso l’aula consiliare del palazzo comunale, il sorteggio dei lotti di terreno per la realizzazione di quaranta orti sociali urbani nel comune di Civita Castellana, il primo della provincia di Viterbo a dar vita alla pratica del consumo sostenibile dei generi alimentari. .

In aula, insieme al sindaco Gianluca Angelelli, al presidente del consiglio Alessio Alessandrini, erano presenti il presidente del Rotary Club Flaminia Romana Jennifer Mitchell, per la Coldiretti di Viterbo il presidente Mauro Pacifici e il direttore Andrea Renna, mentre per la sede di Civita Castellana il presidente Danilo Capati e il responsabile Gianfranco Olivieri. Presenti anche tutti i cittadini che hanno partecipato al bando.

Il progetto degli orti urbani è stato promosso dal Rotary Club Flaminia Romana, in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Coldiretti e ha visto la riqualificazione di aree rurali dismesse in spazi utili alla collettività da dedicare alla coltivazione della terra, utilizzando le tecniche dell’agricoltura biologica. Il progetto prevede anche quattro spazi riservati ai diversamente abili con orti rialzati ed il coinvolgimento delle scuole. Uno degli spazi infatti è riservato agli Istituti Comprensivi XXV Aprile e Dante Alighieri di Civita Castellana per la creazione di un orto didattico. Nel corso dell’anno scolastico, sarà possibile pianificare attività che coinvolgeranno gli studenti nello studio dell’agricoltura biologica come la realizzazione di un giardino botanico, lezioni, laboratori e “corsi di orticoltura”.

A prendere subito la parola è stato il sindaco Angelelli che ha ringraziato i presenti e spiegato l’importanza del progetto. “Ringrazio il Rotary e la Coldiretti per la realizzazione degli orti urbani – ha affermato il sindaco Angelelli – l’iniziativa oltre ad essere vista come un ritorno alla terra e alla natura deve essere considerata anche in chiave culturale, come occasione per tutta la comunità ma soprattutto per i giovani che proprio dalla coltivazione diretta potrebbero riscoprire l’importanza dell’agricoltura biologica come possibile impiego”.

Il presidente Alessandrini ha invece tenuto a sottolineare che Civita Castellana è il primo comune della provincia ad aver lanciato il progetto degli orti urbani: “Ho portato avanti negli anni questo progetto, che è il primo in tutta la provincia di Viterbo, sono emozionato e soddisfatto nel vedere la sua realizzazione. Gli orti urbani oltre di avere lo scopo di dare la possibilità a chi ne ha fatto richiesta di coltivare la terra e i generi alimentari che ne conseguono, sono anche strumento di condivisione e socializzazione per tutta la comunità”.

Entusiasta il presidente del Rotary Club Flaminia Romana Jennifer Mitchell che, a nome di tutto il Club, ha voluto dedicare l’inaugurazione del progetto a Mattia Dusi, giovane agricoltore di Faleria deceduto schiacciato dal proprio trattore mentre lavorava la terra: “Dedichiamo questa giornata al giovane agricoltore Mattia Dusi, deceduto mentre svolgeva il suo lavoro presso le campagne di Faleria. Siamo entusiasti della realizzazione del progetto per diversi motivi. Oltre a permette alle famiglie di auto prodursi frutta e verdura per soddisfare necessità di tipo primario a km 0,  esso rappresenta anche la base per costruire valori comunitari”.

Il presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici ha sottolineato come gli orti urbani rappresentino un ritorno alla realtà delle cose, sia simbolica che reale: “La comunità di Civita Castellana è stata lungimirante nell’intraprendere questa iniziativa in campo agricolo. La finalità degli orti urbani  non è sfamare la comunità ma riportare le persone con i piedi per terra e approcciarle con la natura e la terra”.

Della stessa idea il direttore di Coldiretti Viterbo Andrea Renna, il presidente della sede di Civita Castellana Danilo Capati e il responsabile Gianfranco Olivieri: “Gli orti urbani offrono la possibilità di avvicinare le persone alla natura e ai suoi principi e di comprendere il valore della provenienza dei prodotti, ma soprattutto offrono uno spazio di socializzazione e condivisione dove mettere in pratica le proprie abilità”.

Il bando per l’assegnazione è ancora aperto fino all’esaurimento dei terreni disponibili. Il progetto prevede, infatti, la distribuzione di ottanta orti. Ogni appezzamento di terreno non ha scopo di lucro ed è assegnato in comodato gratuito per tre anni con rinnovo annuale.

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