Cena a San Faustino, ecco come un quartiere si sente più unito

di Sara Grassotti

Il bel giardino della Chiesa di San Faustino si è rivelato uno spazio d’incontro ideale, concesso grazie alla disponibilità del parroco don Flavio Valeriche lo ha in custodia,la perfetta location per una serata dal clima conviviale che ha visto arrivare circa 200 persone..
San Faustino Racconti e Vino” una iniziativa promossa dalla Pro Loco di Viterbo insieme al comitato Amici di San Faustino con il patrocinio del comune di Viterbo che ha riunito venerdì 6 settembre in una bella tavolata gli abitanti del quartiere in un grande momento conviviale per tutte le persone che abitano nel quartiere, accogliendo chi il quartiere lo vuole conoscere, per la sua anima, per le sue bellezze.E’ intervenuto il sindaco Giovanni Arena che ha pure duettato con Irene Temperini.L’obiettivo della festa era quello di conoscere il vicinato in un sistema per incontrarsi e conoscersi e non considerarsi estranei. Il vicino spesso viene considerato un estraneo, ma non deve esserlo.
E’ stata una prima volta a cui si spera si possa dare seguito con tanti appuntamenti nell’arco dell’anno. Una atmosfera piacevole e rilassante che ha visto gli interventi del vescovo Mons.Lino Fumagalli, qualche racconto del quartiere omaggiato dal cultore delle storie viterbesi Gianluca Braconcini. E alla fine la simpatica riffa con premi offerti dai negozianti del quartiere. Insomma a detta di chi c’era una vera cena tra amici nello spirito di chi ha costruito la serata, perché “La funzione della festa è conoscersi e non sentirsi estranei”.
L’idea per coinvolgere tutti gli abitanti del quartiere potrebbe essere la creazione di una chat,di un gruppo pubblico in cui gli abitanti si confrontano, propongono, segnalano e magari si danno una mano in caso di difficoltà di cui chiaramente sarà membro la prima residente Irene Temperini coadiuvata dallo storico Braconcini. Il nome? San Faustino il nostro quartiere, oppure “Gli Amici di San Faustino“.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI