Castrum Balneariae, il viaggio da sogno della Corale San Giovanni nello splendore di Villa Lante

corale san giovanni

Con invitanti parole, col sottofondo del pianoforte, Veronica Carrubba e Bruna Modica Ragusa hanno annunciato la magica atmosfera che stava per schiudersi nella magnifica Villa Lante e il respiro dello straripante pubblico intervenuto è stato gelosamente rapito per un viaggio da sogno.
E così ha fatto sognare domenica scorsa, durante la 23a Rassegna Castrum Balneariae, la Corale San Giovanni, magistralmente condotta dall’arte brillante di M. Loredana Serafini, coi Carmina Burana del celebre Orff, musica tanto coinvolgente quanto affascinante nella sua luminosa prepotenza sonora, ed un sogno ha regalato l’espressività di Barbara Giannetti nella malinconica carezza del Tema di Lara dal monumentale Dottor Zivago.
Puntuale l’intervento della massa corale e duttile alquanto come si è potuto ammirare nell’interpretazione di Can’t help falling in love o nell’altalenante sospirare del Tema principale di nuovo Cinema Paradiso, capolavoro di un Morricone la cui mancanza è un vuoto nel cuore della musica mondiale.
Gli arrangiamenti e le elaborazioni, curati con sommo gusto dalla Serafini e da Bastianini, hanno deliziato per spontaneità e scorrevolezza, in un sapiente dosaggio dei tempi d’ascolto. Straordinaria, poi, la compagine strumentale, composta oltre che da Bastianini, dai sax di Francesco ed Emanuele Ciocca e dal violino di Wanda Folliero.
Numerosi i brani strumentali: dai Tangos forgiati dall’animo caldo di Astor Piazzolla, a colonne sonore, come un’inconsueta quanto gradita Per le Antiche Scale, sempre per mano del Morricone e la bizzarria di Por una Cabeza del grande Carlos Gardel, carica di pathos e spirito burlesco contemporaneamente.
Non sono mancate, inoltre, presenze importanti tratte dal repertorio classico, come uno spumeggiante Mercadante con la sua Viva la Fata o le acquose armonie del Cigno  di Saent Saëns in un contesto di bucolica freschezza interpretativa.
Dalle sofisticate suggestioni di una Berceuse del francese Faurè si è conclusa la serata con Per Incanto e per Amore, inno alla pace e all’abbraccio solidale, brano nato dalla creatività di un Bach, passato attraverso la carica emozionale di Baglioni, elaborato, infine, polifonicamente, da Ferdinando Bastianini in un tripudio di felicità e speranza.
Con commosse parole il Presidente della Corale San Giovanni, Sandro Carrubba, ha rivolto ringraziamenti all’Assessore Alfonso Antoniozzi, per il Contributo e Patrocinio del Comune di Viterbo, all’Associazione Anteas, alla Direzione Regionale Musei Lazio e agli intervenuti a questo appuntamento che sempre di più onora, con preziose testimonianze di raffinata arte, la magnificenza e lo splendore della Villa Lante.

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