Blera, sito etrusco di età arcaica

di Francesca Pontani*

Blera è sito di primaria importanza per lo sviluppo dell’architettura funeraria rupestre di epoca arcaica etrusca, insieme ai centri di Tuscania e San Giuliano, San Giovenale, Valle Cappellana, Grotta Porcina e Cerracchio.

Probabilmente alla fine dell’età del Ferro inizia la vita di un abitato che aumenterà d’importanza nel corso del VII secolo a.C.

 

Influssi culturali

Accanto ad una possibile iniziale dipendenza da Tarquinia, che comportò forse l’adozione del tipo più antico di tomba a camera con fenditura nel soffitto, rilevanti risultano gli influssi culturali provenienti dall’area falisco-veiente-laziale per la via che dalla valle del Tevere portava a Cerveteri.

 

Sulle rotte commerciali

Gravitando nella sfera di influenza ceretana Blera risulta particolarmente fiorente nel VI e V secolo a.C., grazie soprattutto alla sua posizione sulle rotte commerciali dirette nel cuore dell’Etruria interna verso il nord.

 

Modelli ceretani

Distinti settori di necropoli occupano i pianori circostanti l’abitato, dove alle tombe orientalizzanti con basso tumulo di terra succedono i sepolcri rupestri arcaici per lo più del tipo a dado.

La derivazione dai modelli ceretani si riscontra nelle planimetrie e apparati architettonici esterni (cornici sagomate) e interni (resa nel tufo di cornici di porte e finestre, travi dei soffitti, letti, tavoli, sedie).

 

Animali fantastici

A guardia dei monumenti rupestri, come già per i tumuli, figurano sculture animalistiche fantastiche. Sembrano anche attestate fin dall’età arcaica aree sacre presso le necropoli.

 

Sulla via Clodia

Tombe ellenistiche e romane documentano la continuità di vita del centro che nel IV secolo a.C. rientra nel territorio d’influenza tarquiniese e nel II secolo a.C. viene attraversato dalla romana via Clodia.

 

 

PER APPROFONDIRE

Visita la sezione dedicata a Blera all’interno del Museo Archeologico Rocca Albornoz di Viterbo

 

Foto Francesca Pontani

 

Nel prossimo articolo, l’11 giugno, andremo a San Giovenale.

 

*Francesca Pontani – www.francescapontani.it – Archeologa del comitato scientifico del Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano. Egittologa, conoscitrice di lingue antiche come i geroglifici, la lingua sumerica e accadica, la lingua etrusca, lavora nel mondo del web. Nel blog e sul canale YouTube ArcheoTime sono visibili le sue camminate archeologiche on the road. Innamorata della comunicazione e della scrittura, guida i lettori di TusciaUP nella conoscenza del nostro territorio attraverso Tour di Archeologia in Tuscia.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI