“Bari – Monterosi Tuscia non è una gara dal risultato già scritto”

Marco Giuliani, cronista di Bari Today, presenta la gara di domenica 5 settembre al San Nicola tra i galletti di mister Mignani e i ragazzi di D’Antoni.

“In via preliminare – inizia Giuliani – occorre specificare che la società biancorossa vive il suo terzo anno di Serie C consecutivo. Dopo il fallimento dell’estate 2018 e il conseguente passaggio nelle mani della famiglia De Laurentiis, che ha riconquistato il professionismo vincendo il campionato di Serie D, il progetto dei galletti ha stentato a decollare. Il primo anno di C ha visto la costruzione di una squadra con tanti nomi ma poca chiarezza tattica, poi il covid ha fatto il resto interrompendo i campionati. Nonostante tutto in quell’anno si è arrivati in finale playoff, persa con la Reggiana. Decisamente peggiore è stato il campionato successivo, in cui si è puntato su altri nomi e altri tecnici, ancora una volta senza i risultati sperati: il Bari ha chiuso al quarto posto la stagione regolare, uscendo al primo turno dei playoff contro la FeralpiSalò.

Ora al netto di questi due anni di Serie C è evidente che sono stati commessi diversi errori dal punto di vista societario e che la forza economica dei De Laurentiis non è andata di pari passo con la programmazione. Cambiando allenatori (Cornacchini, Vivarini, Auteri, Carrera, di nuovo Auteri e ora Mignani) e ds (Scala, Romairone e ora Polito) non c’è stato modo di costruire uno zoccolo duro e anche la stessa squadra è passata attraverso continue rifondazioni. Questo ha inevitabilmente influito in maniera negativa sulle prestazioni e sulla continuità nei risultati (prova ne è il fatto che Reggina 2019-2020 e Ternana 2020-2021 siano state entrambe promosse dal Girone C cambiando pochissimo nei rispettivi organici).

“Bari-Monterosi non è una gara dal risultato già scritto” – afferma il giornalista di Bari Today -. Prima di tutto perché le squadre che vengono al San Nicola, indipendentemente dal loro blasone, fanno tutte la partita della vita e sono convinto che il Monterosi non farà eccezione. Poi perché il Bari ha avuto un’estate tormentata: ritiro di fatto invalidato dallo scoppio di un focolaio di covid che non ha consentito alla squadra di allenarsi in gruppo causando ritardo nella preparazione fisica e nell’assimilazione degli schemi. In più si sono aggiunti i notevoli ritardi sul mercato, causati dalla difficoltà a liberarsi di contratti lunghi e onerosi di giocatori che a Bari avevano fatto il loro tempo. La squadra è stata completata soltanto l’ultimo giorno di mercato e ora i nuovi avranno bisogno di tempo per apparare la condizione fisica e inserirsi negli automatismi del tecnico.

Non da ultimo, c’è da sottolineare anche la questione del tifo. Bari è notoriamente una delle prime piazze italiane per bacino d’utenza, nonostante sia in terza divisione. Tutti conoscono le potenzialità del pubblico barese, in questo momento però non tutto fila per il verso giusto. La stagione 2020-2021 a causa del covid ha privato la squadra del 12° uomo per l’intero campionato, ora che la gente può tornare al San Nicola l’entusiasmo stenta ad accendersi perché molti tifosi sono sfiduciati dopo le ultime due annate negative. Gli ultras, che nelle scorse settimane avevano annunciato la diserzione in contrasto con le disposizioni anti-covid che impedirebbero di vivere in pieno l’esperienza della curva, ieri hanno addirittura affisso uno striscione contro i De Laurentiis intimando loro di passare la mano.

Per tutti questi motivi – conclude la sua disamina Marco Giuliani – credo che Bari-Monterosi sia una partita dal risultato non scontato, pur considerando la differenza di valori esistente tra una società blasonata come quella biancorossa (e comunque infarcita di nomi importantissimi a partire dal bomber Mirco Antenucci) e una sorpresa come il club laziale. Nonostante tutte le perplessità, se Mignani e il suo staff riusciranno a far girare la squadra e a far assimilare la propria filosofia nel più breve tempo possibile, il Bari sarà sicuramente una delle squadre che potranno aspirare alla promozione diretta”. (alfr.bold.)

 

 

 

 

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