Asso Tuscania: impianto fotovoltaico di Pian di Vico, allarme ambiente per la verde Tuscia

Inceneritori, impianti eolici e geotermici, monocolture. La Tuscia che si trasforma, per ogni giorno che passa, in un’autentica terra di conquista nel segno di una miope e sconsiderata scalata verso lo sviluppo, che non è progresso come sosteneva Pier Paolo Pasolini. Obiettivo un illusorio vantaggio economico, un presunto benessere ai danni dell’ambiente il cui prezzo lo pagheranno inevitabilmente i nostri figli. Ma tant’è. L’ultimo allarme arriva da Asso Tuscania che denuncia i rischi ambientali, sociali e culturali legati all’impianto fotovoltaico di Pian di Vico. Secondo Asso Tuscania l’impianto dovrebbe estendersi per quasi 250 ettari, aggiuntivi a quelli già esistenti. “Totale 2.300 ettari. Due mesi fa erano appena 1.200”, puntualizza l’associazione. In una lunghissima lettera-denuncia, (www.assotuscania.it) la presidente, Maria Rita Fiasco, parla di “triangolo Tuscania-Montalto-Tarquinia. E non stiamo parlando del deserto del Sahara, ma di consumo di suolo della verde Tuscia, della terra degli Etruschi, dei borghi medievali, dei passaggi attraversati dagli antichi cammini…Ricordiamo che la provincia di Viterbo è nel 2018 maglia nera per il consumo di suolo, come risulta dai documenti Ispra”. Scrive ancora la presidente di Asso Tuscania: “…L’impatto dell’impianto di Pian di Vico è enorme perché insiste su una zona che è già impattata da eolico industriale di altri Comuni (effetto sommatoria) e perché si stanno avviando richieste per altri megaimpianti sulla stessa area. Si tratta di un’area con una memoria storica preziosa, la cui valenza è ben descritta nella relazione della Soprintendenza Mibac. Alberi, arbusti, cespugli che impianterete sono quelli indispensabili a mitigare un impatto di per sé difficilissimo da mitigare. E’ ciò che la legge richiede, ma quale sarà il vantaggio per i cittadini tuscanesi e per il loro futuro a fronte della cessione di una porzione così grande del loro territorio?…Per quanto riguarda il tema del cambiamento climatico, una vera emergenza, è un argomento che richiede i giusti approfondimenti e un dialogo con gli esperti, una inversione del modello di sviluppo (come ad esempio l’economia circolare suggerisce) e l’adozione di comportamenti individuali e collettivi ben diversi da quelli che finora abbiamo adottato”. L’azione di tutela dell’area di Pian di Vico, viene precisato nella lettera di Asso Tuscania, è promossa insieme a Grig, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Pro Natura e sarà portata a conoscenza del Presidente della Repubblica.

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