Asl Viterbo, l’intelligenza artificiale entra al Santa Rosa

di Luciano Costantini

l'intelligenza artificiale entra al Santa Rosa

Cinque “P” per attribuire una sigla a un programma sanitario destinato a cambiare la struttura del sistema e il rapporto con il malato: Preventiva, Predittiva, Precisa, Personalizzata, Partecipata. In sostanza, come far convivere meglio e al meglio chi dell’ospedale ha bisogno con chi il malato deve curare. Un’autentica rivoluzione che parte dalla Tuscia e da Viterbo. Un progetto pilota, un “avamposto”, come lo ha chiamato qualcuno, verso nuove conquiste della scienza medica e del rapporto tra essa e la collettività.

“Medicina di precisione, la nuova frontiera nella Tuscia”, il titolo de convegno organizzato dalla Asl di Viterbo e dalla Regione Lazio all’Università della Tuscia. Completamente gremita, anzi di più, l’Aula Magna con la presenza del governatore del Lazio Francesco Rocca, del prefetto Giovanni Bruno, della vice presidente del Parlamento europeo Antonella Sberna, dei consiglieri regionali Daniele Sabatini e Giulio Zelli, di autorità civili e militari. Il magnifico rettore Stefano Ubertini a far gli onori di casa.

Un progetto, primo in Italia, che si basa sulla cosiddetta “variabilità individuale”, cioè sulla diversità tra individuo e individuo che, al contrario da come oggi avviene, fissa l’individuazione della cura del malato in base alla conoscenza analitica del soggetto, evitando interventi clinici e farmacologici che talvolta possono essere controproducenti e comunque costosi. Anche sprechi da evitare, insomma. Comunque spese mediche che in futuro dovranno essere necessariamente agganciate alle patologie.

A presentare il nuovo progetto il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi. Cos’è la medicina di precisione? “Un nuovo modello di intervento che previene e cura le malattie, mettendo a sistema le informazioni di ciascun individuo, quelle relative alla storia clinica, allo stile di vita, fino ad arrivare allo studio della variabilità genetica della persona, anche attraverso nuove tecnologia digitali”.

Una banca dati che opera in sinergia con l’intelligenza artificiale. Progetto spiegato nei dettagli nel corso di una tavola rotonda da specialisti dei vari settori: Maurizio Simmaco direttore del laboratorio analisi biochimica clinica dell’azienda universitaria del Sant’Andrea di Roma, Pietro Scrimieri e Gloria Pessina direttori di cardiologia e genetica medica del Santa Rosa di Viterbo, Roberto De Persio, executive partner di Reply, Mario Natili di medicina generale. “Mi rendo conto – precisa il direttore Asl Bianconi – che non è facile spiegare la Medicina di Precisione, dobbiamo pensare a un sistema di intelligenze e a una piattaforma che combina e analizza i dati metabolici, le interazioni tra i farmaci e il profilo genomico per aiutare i medici a ottenere le migliori prescrizioni e a giudicarne l’efficacia.

Il progetto interesserà tutte le articolazioni operative della provincia a partire dalle nuove Case di Comunità”. “La scommessa – sottolinea Andrea Urbani della direzione salute e integrazione della Regione – e prendere in cura i sani”. Per il governatore Rocca è giunto il momento di “adottare un uso responsabile e profilato della medicina che migliori la qualità della vita del malato rispetto a un uso non corretto del farmaco. Che oltre tutto tenga conto dei risparmi sulla spesa pubblica. Le medicina di precisione deve diventare pratica e non oggetto di resistenza di un nuovo modello organizzativo”.

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