Aree interne, fondi ai comuni in stand by, De Simone: “Va sbloccata la piattaforma per rendicontare”

“Contributi a fondo perduto per le imprese nei comuni delle aree interne, i parlamentari della Tuscia intervengano affinché l’Amministrazione dello Stato sblocchi la piattaforma per la rendicontazione”.

Il segretario provinciale di Confartigianato Imprese di Viterbo, Andrea De Simone, scrive ai rappresentanti viterbesi in Parlamento – i senatori Umberto Fusco e Francesco Battistoni, quest’ultimo anche sottosegretario all’Agricoltura, e l’onorevole Mauro Rotelli – per chiedere loro un intervento nelle sedi parlamentari, come accaduto lo scorso dicembre, affinché i fondi previsti per le imprese artigiane e commerciali dei comuni delle aree interne arrivino a destinazione.

Le amministrazioni locali del nostro territorio, secondo quanto prescritto dal Decreto Rilancio e dalla Legge di Bilancio 2020, hanno infatti avviato tra fine 2020 e inizio 2021 le procedure ad evidenza pubblica per destinare contributi a fondo perduto – per un importo di 210 milioni euro su base nazionale per il triennio 2020-2022 – alle attività artigiane e commerciali dei comuni delle aree interne, con l’obiettivo di promuovere la crescita e l’occupazione in questi borghi, per dare futuro ad oltre 10 milioni di persone che ancora vivono nelle aree più periferiche del Paese e contrastare la tendenza allo spopolamento.

“Nella provincia di Viterbo sono 29 i comuni interessati, per un investimento di oltre due milioni di euro in tre anni – continua De Simone -. Risorse, queste, che nelle intenzioni del legislatore devono essere utilizzate per favore la ripresa delle attività economiche nelle aree interne e per assicurare un livello maggiore di benessere e inclusione sociale dei cittadini di questi territori”.

Lo scorso 6 dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo che ha dato il via ai bandi aperti dai Comuni, i quali dovevano essere presentati entro il 31 dicembre 2020, pena la perdita dei finanziamenti per tutto il triennio. “Si è trattato di un grande lavoro di lobby territoriale, svolto insieme anche ai nostri parlamentari – continua il segretario di Confartigianato Viterbo -, un lavoro che ha avuto come risultata quello di riuscire a mettere le amministrazioni locali nelle condizioni di espletare a breve giro di posta le procedure di gara. Ora però va resa disponibile la piattaforma dove gli enti locali devono caricare i dati delle imprese richiedenti, dato che ad oggi questa modalità di rendicontazione risulta ancora non funzionante. E il termine del 6 giugno, data ultima entro la quale tale procedura va perfezionata, è incombente”.

Ed ecco che Confartigianato chiede ancora l’interessamento dei parlamentari viterbesi. “E’ opportuno sbloccare quanto prima questa situazione di stallo – conclude -, che di fatto impedisce l’erogazione dei finanziamenti a fondo perduto alle imprese che sono state ritenute dai Comuni meritevoli del contributo”.

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