Aldo Quadrani,Palazzo Gallo Bagnaia: “Sul Conservatorio Briccialdi partita ancora aperta.Le ex scuole medie luogo già pronto”

di Luciano Costantini

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Da quasi un mese è diventato “il caso Bagnaia”. Da quando cioè l’amministrazione comunale di Viterbo, nello specifico l’assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi, ha deciso di destinare palazzo Gallo, oggi centro dell’associazione “Amici di Bagnaia”, nella sede distaccata del Conservatorio musicale Briccialdi di Terni. Risultato, borgo spaccato a metà: da una parte alcune associazioni locali che plaudono all’iniziativa di Antoniozzi, dall’altra iscritti e simpatizzanti del circolo culturale che l’iniziativa stessa vorrebbero bloccare. In realtà, i giochi sembrerebbero già fatti, anche se il presidente di “Amici di Bagnaia”, Aldo Quadrani, è pronto a dare battaglia: “Una battaglia che sarà molto lunga perché il Comune, per mutare la destinazione d’uso dell’immobile, dovrà prima avere l’approvazione del ministero della Cultura e della Pubblica Istruzione e con la burocrazia che abbiamo in Italia… E poi palazzo Gallo è sotto restauro. Credo, insomma, che sarà necessario tutto il 2025”.

E’ stato un fulmine a ciel sereno…

“Sì, perchè non se ne era mai parlato fino a un mese fa e nessuno aveva mai interpellato chi vive sul territorio. Se si fosse fatto, magari si sarebbe potuta trovare una soluzione diversa e condivisa. Ogni palazzo ha una propria destinazione: palazzo Gallo è del ‘500 e affrescato. Dunque ha una connotazione turistica”.

L’alternativa quale potrebbe essere?

“Le ex scuole medie, nate nel 1560 come ostello dei poveri. Lì ci sono già le aule”.

Il caso palazzo Gallo ha creato una spaccatura nella collettività di Bagnaia?

“Sicuramente. Lo dimostra il fatto che altre associazioni hanno subito apprezzato l’iniziativa del Comune. Io sono contento perché hanno dimostrato di essere interessate a palazzo Gallo, ma a mio parere non hanno avuto la lungimiranza di capire cos’è quell’immobile, a cosa serviva e quale poteva essere il suo futuro. Nella lettera aperta da loro redatta e inviata in Comune si dice, tra l’altro, che il palazzo aveva discontinuità, il che non è vero in quanto tutti i weekend veniva aperto ai turisti”.

E in futuro sarà interdetto al turismo?

“Ovviamente. Perché il conservatorio, essendo una scuola, il sabato e la domenica resterà chiuso e quindi non potranno essere visitati gli affreschi delle sale nobiliari e quelli della ex chiesetta di Santo Stefano. Poi c’è un problema logistico perché sopra il palazzo ci sono tre appartamenti di proprietà comunale attualmente affittati. E quindi la struttura dovrebbe essere insonorizzata”.

Nel caso il progetto del conservatorio andasse in porto, l’associazione “Amici di Bagnaia” dove potrebbe essere ospitata?

“Non c’è un sito a disposizione. Un problema serio non tanto per la nostra associazione, ma per il turismo che muove l’economia. Si punta a fare di Viterbo la capitale europea della cultura e poi si chiude un palazzo nobiliare… Mi sembra un controsenso. C’è da dire che nella delibera in cui si parla del conservatorio si dice ‘palazzo Gallo o altro luogo’. Ci sarebbe, insomma, una diversa via d’uscita. Quale? L’ho detto, l’edificio delle ex Scuole Medie”.

Lei ha parlato personalmente con l’assessore Antoniozzi?

“Appena ho saputo delle sue intenzioni ho chiesto un appuntamento. Era super impegnato e mi ha risposto con una lettera dicendo di non preoccuparmi. Ho sollecitato un incontro faccia a faccia che ancora non c’è stato. A fine settimana lo farò di nuovo”.

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