Al Liceo “Santa Rosa da Viterbo” un albero per la legalità

di Elisa Pagliarello

Albero di Falcone

Legalità: la capacità di assumere atteggiamenti, agire ed esprimersi nel pieno rispetto delle regole e della legge. Un valore essenziale per una convivenza serena in una società ampia e multiforme come la nostra.

È proprio la legalità uno dei temi scelti dal Liceo delle Scienze Umane e Musicale “Santa Rosa da Viterbo”, in occasione della sua assemblea d’Istituto del 20 dicembre 2024, accogliendo gli appuntati scelti Q.S. Alfredo Cea e Stefano Capitani del Nucleo CC Tutela Biodiversità “Saline di Tarquinia” e la pianta del progetto “Albero di Falcone”.

Nato nel 2020, il progetto “Albero di Falcone” ha visto la donazione alle scuole italiane di più di 500 mila gemme ottenute per talea dal ficus macrophylla situato davanti la casa del giudice Giovanni Falcone, assassinato nel 1992 dalla mafia.
È stata la prof.ssa F.S. supporto studenti Giorgia Giorgini, con la preziosissima collaborazione del Dirigente Scolastico Alessandro Ernestini, ad introdurre l’iniziativa nel Liceo. In occasione dell’arrivo della piantina, due studenti hanno prodotto due loghi – emblematici del progetto – presentati durante l’Assemblea d’Istituto a cui hanno partecipato anche i docenti sopra citati.

“La ‘pianta di Falcone’ è diventata fra tanti il simbolo della legalità” spiega l’App. Sc. Q.S. Alfredo Cea “di cui vuole trasmettere il rispetto”.
Perché il rispetto della legalità non riguarda solo il non commettere reati gravi, come furti o omicidi, ma parte da doveri semplici che portino un contributo alla società, come fare la raccolta differenziata.
“L’Arma dei Carabinieri si reca nelle scuole per agire sulle future generazioni fin da giovani, perché sono solitamente i ‘più grandi’ a non rispettare l’ambiente” aggiunge l’Appuntato Scelto “forse per mancanza di educazione sul tema: nonostante siano molto criticate, le nuove generazioni sono più attente e più sensibili nei confronti dell’ambiente. Questo perché la coscienza ambientale si sviluppa in gioventù, mentre in età più avanzata è difficile che se ne costruisca una.”

Il tema della legalità è vasto e spazia dalla salvaguardia dell’ambiente alla lotta contro la mafia.
Ma qual è stato il ruolo rivestito dai carabinieri al fianco di Falcone? E com’è cambiato ora?
“Non solo i carabinieri ma anche le altre forze dell’ordine si sono occupate dei diversi campi di loro pertinenza durante l’operato del giudice antimafia. Era un Carabiniere uno dei primi caduti in nome della giustizia, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ma nelle scorte dei magistrati e nella Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.) non ci sono solo i Carabinieri. Ad oggi, la D.I.A. non si occupa più esclusivamente della mafia siciliana, ma soprattutto della ‘Ndrangheta e delle mafie straniere, come quella albanese, che hanno acquisito molto potere.”

Il problema della criminalità organizzata è ben radicato in Italia, ed è questo il motivo per cui l’insegnamento della legalità può e deve essere costantemente perseguito, per costruire non solo una coscienza e un senso di giustizia, ma anche per mantenere vivo il ricordo di chi è morto per garantirla.

“Vedere la ‘pianta di Falcone’, entrando, tutti i giorni è già un ottimo modo per ricordare il giudice antimafia e la sua lotta in favore della legalità. Non solo per voi ma anche per le generazioni future, che non conoscendolo potranno informarsi sulla figura di Falcone e sull’importanza di questo grande valore. È importante che i giovani ricordino che la legalità è una scelta: per quanto la via dell’illegalità possa sembrare più facile da prendere, prima o poi se ne pagheranno sempre le conseguenze”.

L’ultima Assemblea d’Istituto del 2024, per il Liceo Santa Rosa, si è conclusa proprio all’insegna della legalità: un valore imprescindibile e fondamentale per i giovani di oggi ma, soprattutto, per gli adulti di domani. Un albero per il futuro .

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I carabinieri Alfredo Cea e Stefano Capitani con la professoressa Giorgia Giorgini e il dirigente scolastico Alessandro Ernestini
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