A Palazzo Cozza Caposavi, il Sirius Accordeon Trio appassiona il pubblico

di Luciano Pasquini

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Lunedì 25 settembre, il Festival della Tuscia ideato da Vittorio Sgarbi si è spostato a  Bolsena, presso Palazzo Cozza Caposavi, il Sirius Accordeon Trio è stato protagonista di un concerto interamente dedicato alla letteratura per fisarmonica, strumento dal suono unico e riconoscibile – spesso accostato esclusivamente a un repertorio folkloristico – che deve le sue origini al genio di Leonardo da Vinci. Il programma, insieme ad alcune composizioni contemporanee di Petri Makkonen, Krzysztof Olczak e Gyula Bánkövi, ha proposto la rara musica di Alfred Schnittke, tra le figure artistiche più sperimentali del ‘900 sovietico. Una serata magica, avvalorata dalla presenza dello stesso Sgarbi, grande affabulatore volto a suscitare plateali emozioni. Il tocco della direzione artistica di Massimo Spada ha riportato lo spettatore, appagato pure da un ingresso gratuito, a ritrovare repertori e programmi inusuali. La bellezza di questo spicchio di Tuscia in veste serale ha fissato il tocco singolare. Come pure ha ribadito lo stesso Vittorio Sgarbi, si tratta di un Festival che tende ad avvalorare l’unione dei territori che sprigionano il fascino di una terra, la Tuscia, per molti aspetti ancora da scoprire.

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